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Le 10 meraviglie architettoniche da scoprire nel Lecchese

Abbazie, ville, insediamenti militari e produttivi ricchi di storia: i consigli della redazione

La provincia di Lecco è un territorio ricco di meraviglie naturali, ma anche intriso di storia. Ne è riprova la presenza di numerose meraviglie architettoniche che, al di là della drammatica parentesi della pandemia e delle sue restrizioni, attirano visitatori, appassionati e ricercatori da ogni dove.

Ne abbiamo selezionate dieci, ma la lista è molto più lunga. Non si tratta di una classifica di merito ma di semplici scelte della nostra redazione. Le proponiamo ai nostri lettori anche come "guida" per quando ci si potrà muovere liberamente per una gita, da soli o in compagnia.

Tanti di questi si possono trovare nella classifica de "I Luoghi del cuore" stilata annualmente dal Fai sulla base dei voti degli utenti, oppure in quella relative alle segnalazioni su TripAdvisor.

Il campanile di San Nicolò a Lecco

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Il "Matitone", così soprannominato, è la seconda torre campanaria più alta d'Italia, tra quelle non adiacenti alla chiesa, e dal 1904 svetta sulla città, offrendo - dalla balconata a 96 metri di altezza - una vista unica sul panorama. 

Le Mura e i Sotterranei di Lecco

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Si tratta dei resti del castello che sorgeva in riva al lago di Como costruito nella prima metà del Trecento da Azzone Visconti. Citato anche nella prima pagina de "I promessi sposi", l'edificio è stato più volte riadattato e restaurato successivamente. Il fossato, il contrafforte esterno, le mura e la zona interna di quella che è la parte più a monte del castello sono state conservate e trasformate in giardini. Sono accessibili, con visite guidate, i camminamenti sotterranei del castello, con le postazioni di guardia, feritoie nelle mura e punti di osservazione nella parte più alta.

Il Ponte Vecchio

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Il Ponte, eretto tra il 1336 e il 1338, dopo la conquista del borgo per mano di Azzone Visconti, è una delle più importanti testimonianze di ingegneria militare del XIV secolo. Nel corso dei secoli ha subito varie modifiche ed è - oggi - privo, ad esempio, delle antiche fortificazioni. Restaurato di recente, è un pezzo unico della storia di Lecco ed è un suo simbolo ben riconoscibile avvicinandosi ed entrando in città.

Villa Manzoni a Lecco

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La Villa, in stile neoclassico, era la residenza paterna di Alessandro Manzoni, luogo simbolo del legame tra lo scrittore e Lecco. È oggi sede museale, parte del Simul (Sistema museale lecchese). La visita alla villa del Manzoni che conserva alcuni arredi e documenti dell'epoca, è piacevole e d'atmosfera.

Abbazia di San Pietro al Monte a Civate

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San Pietro al Monte dall'alto è uno spettacolo unico

È sufficiente recarsi a Civate e intraprendere il sentiero n° 10, mulattiera che dal paese porta sino alla vetta del monte Cornizzolo (1.241 metri). L'escursione consente di fermarsi in un'ampia radura in cui sorge lo straordinario complesso benedettino di San Pietro al Monte, fra i più apprezzati e significativi beni architettonici della Regione Lombardia e splendido esempio di romanico. L'abbazia, le cui origini risalgono al XI secolo, si compone di tre edifici: la basilica di San Pietro, l'oratorio di San Benedetto e il monastero una volta occupato dai religiosi e di cui oggi si possono ammirare soltanto le rovine.

Santuario della Beata Vergine del Carmelo - Montevecchia

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Posizionato lungo il celebre Cammino di Sant'Agostino, fra le caratteristiche piramidi di Montevecchia, dal Santuario della Beata Vergine del Carmelo, le cui origini si fanno risalire addirittura al secolo VIII, si può godere di una vista unica sulla Brianza.

Santuario di San Girolamo e Castello dell'Innominato

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Il Santuario dedicato a San Girolamo Emiliani domina il centro abitato di Vercurago dalla frazione di Somasca. Da lì parte un itinerario religioso che ripercorre la vita del santo.

La struttura conserva all'interno un quadro del Seicento raffigurante San Girolamo e una teca d'argento contenente le spoglie del santo. Dalla basilica si può proseguire per visitare le undici cappelle che riportano i momenti più importanti della vita di San Girolamo. La Scala Santa scavata nella roccia conduce all'eremo in cui il santo si raccoglieva in preghiera. Alla fine della via si può visitare la Chiesa della Risurrezione con la cappella di San Girolamo. Dopo una decina di minuti l'escursione offre la possibilità di giungere al Castello dell'Innominato reso celebre dal Manzoni ne "I Promessi Sposi".

I Forti di Colico

cassinelli gilardi e belotti al centro da sinistra Il fronte al Forte 2018-2

Sono due. Forte Montecchio Nord, dedicato alla "M.O.V.M. Aldo Lusardi" dopo la guerra di Etiopia, è stato un appostamento blindato del tipo Batteria Corazzata Rocchi facente parte del sistema difensivo Frontiera Nord (comunemente chiamata Linea Cadorna). È stato costruito in soli undici mesi dal dicembre 1913 al novembre 1914 e ha ancora montate le quattro cupole blindate Schneider insieme ai 4 pezzi da 149S rarissimi e unici in Europa, oltre che completi in ogni loro pezzo. 

Poco lontano, il Forte Fuentes, edificio militare spagnolo del 1600 situato sul Monteggiolo di Colico. La costruzione fu voluta nel 1600 da don Pedro Enríquez de Acevedo, conte di Fuentes, governatore dello Stato di Milano per conto della corona di Spagna. Nel 1916 le rovine del forte divennero la base su cui realizzare, nel quadro del sistema della Frontiera Nord, due appostamenti blindati per cannoni di medio calibro. Questi avevano lo scopo di svolgere il ruolo del vicino forte Montecchio Nord disarmato nel corso dell'anno precedente. Per ridurre l'individuabilità delle postazioni, si demolì una torre rotonda allora esistente sul lato ovest. Oggi sono ancora visibili i resti delle mura che racchiudono una vasta piazza d'armi dove si trovavano gli alloggiamenti dei soldati, l'edificio del comando, il mulino e il forno, e la chiesa dedicata a santa Barbara protettrice degli artiglieri.

Villa Monastero a Varenna

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Villa Monastero, di proprietà della Provincia di Lecco, è una delle principali attrattive del territorio per la sua posizione strategica in termini storico-paesaggistico-ambientali e per i differenti servizi forniti dal compendio; il nucleo centrale è rappresentato dalla Casa Museo che, nel 2004, ha ottenuto il riconoscimento museale di Regione Lombardia ed è interamente accessibile al pubblico con il suo percorso espositivo che si sviluppa in 14 sale.
In questa storica dimora lariana ha sede anche un Centro Convegni conosciuto a livello internazionale per le lezioni di fisica. È inoltre sede di mostre temporanee, wedding location e set fotografici di risonanza internazionale. La villa è circondata da un giardino botanico che si estende per quasi due chilometri lungo il fronte lago da Varenna a Fiumelatte e conta annualmente quasi 80mila visitatori, offrendo opportunità di svago e di apprendimento grazie alla presenza di numerose e rare specie arboree autoctone ed esotiche.

Il Mulino Maufet a Colico

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Sito in località Villatico a Colico, lungo il percorso dell'Antica dell'Antica Roggia Molinaria di Fontanedo, risale al 1300. Una piccola costruzione visibile a monte del mulino fa risalire il complesso agli inizi del 1700. Ha avuto la possibilità di rinascere grazie al restauro di Claudia Cervatti, ingegnere valtellinese, e Lorenzo Bettiga pilota di elisoccorso.

Il Molino Maufet rinasce: «Aiutateci a entrare fra i "Luoghi del cuore" del Fai»

All'interno, il mulino mostra due palmenti con macine francesi di La Ferté, messi in movimento da altrettante ruote verticali. Durante il rifacimento dei muri perimetrali è stata rilevata la presenza di un'architrave identica a quelle visibili all'uscita degli alberi (fusi) delle attuali ruote.

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