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Le 5 attrazioni da visitare più amate nel Lecchese

Le località hanno ricevuto dai turisti il maggior numero di voti all'ultimo concorso "I luoghi del cuore" del Fai

Sono i luoghi più amati del Lecchese. Non necessariamente dai lecchesi, o non solo. In questo articolo riproponiamo (per l'estate) ai nostri lettori le cinque località del nostro territorio che hanno ricevuto il maggior numero di voti nell'ultimo concorso "I luoghi del cuore" del Fai, ovvero il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare. Non si tratta dunque di una classifica stilata dalla redazione, bensì dai cittadini di tutta Italia (e non solo).

Paesaggio rurale di Cavagna-Sant'Egidio

Una veduta di Lecco da Sant'Egidio.

Un paesaggio genuinamente "manzoniano" poiché mantiene la stessa conformazione urbanistica dei tempi in cui il Grande Lombardo frequentò il territorio di Lecco. Mediante sentieri di facile percorrenza, si raggiunge la località Sant'Egidio dove sorge un'antica chiesa, pure immersa in uno scenario incomparabile.

Sviluppatosi attorno a un tratto di silenziosa mulattiera, il nucleo mantiene coerente la propria vocazione rurale ed è formato da un compatto gruppo di caseggiati di grande respiro strutturale e paesaggistico, in massima parte non ancora toccati da interventi di recupero invasivi. Tra gli edifici emerge la caratteristica "casa da nobile" appartenuta al poliedrico mercante Pietro Antonio Valsecchi (1707-1786), capostipite di fortunata prosapia di cartai e setaioli.

L'aspetto più suggestivo è l'enorme distesa di verde che circonda l'area, diventata nel corso del tempo "parco pubblico". Di grande interesse la morena laterale del Montalbano, formazione geologica a suo tempo studiata da Antonio Stoppani.

Corenno Plinio

corenno-plinio-lago-como-2

A Dervio una tappa obbligata è la visita al suggestivo borgo antico di Corenno Plinio, con le sue caratteristiche abitazioni in riva al lago e i vicoli in cui perdersi. Le suggestive calogge, le mura del castello, la chiesa di San Tomaso di Canterbury: da giugno 2022 tutto questo è a pagamento, dopo l'introduzione del ticket d'ingresso, un "contributo per la manutenzione del complesso monumentale" che non ha fermato la curiosità della gente. Migliaia i biglietti staccati. Il Borgo dei Mille gradini, come è stato ribattezzato, offre anche un punto panoramico sul lago decisamente suggestivo.

Borgo di Varenna

Varenna panorama turismo-2

Adagiata sulla sponda orientale del Lago di Como, Varenna è un suggestivo borgo di pescatori, da visitare con calma, passeggiando romanticamente sul lungolago, per ammirare i riflessi dell'acqua e le facciate delle case variopinte, che arrivano direttamente sulla riva del lago. 

Una visita a Varenna può cambiare una giornata. È sufficiente la passerella a lago, conosciuta in tutta Italia come la "passeggiata degli innamorati", ma c'è molto altro: la parrocchiale di San Giorgio, una basilica consacrata nel 1313; le antiche dimore Villa Monastero e Villa Cipressi che custodiscono incredibili bellezze e offrono giardini maestosi, la suggestiva frazione di Fiumelatte. Poco lontano, il Castello di Vezio. D'estate il borgo è preso d'assalto dai turisti, in gran parte proveniente dall'estero.

Abbazia di San Pietro al Monte

San Pietro al Monte Civate Santuario-2

Il complesso di San Pietro al Monte a Civate è senza dubbio uno dei nuclei abbaziali più interessanti della provincia lecchese e dell'intera Lombardia, meta di notevole interesse storico, artistico, religioso. Situato a 662 metri sul livello del mare, lo si raggiunge dal paese di Civate in poco più di un'ora di cammino tramite un sentiero ciottolato di montagna che nell'ultima parte sale a gradoni, percorribile solo a piedi con scarpe comode o scarponcini (2,5 km circa /dislivello 400 metri). San Pietro al Monte è inserito dal 2016 nella Tentative List dell'Unesco come patrimonio dell'umanità, nell'ambito del sito seriale "Gli insediamenti benedettini altomedievali in Italia".

Il castello dell'Innominato

castello dell'innominato regione lombardia-2

Fortezza posta sul colle di Somasca, a Vercurago, antico castello di origine medievale che per secoli ha svolto un ruolo chiave nel controllo del vicino territorio di Lecco. Secondo la tradizione avrebbe ispirato a Manzoni la celebre rocca dell'Innominato narrata da I promessi sposi: da qui il nome con cui lo conosciamo oggi. Un complesso che nel corso del tempo ha subito numerosi rifacimenti, fino a essere utilizzato, nel XVI secolo, come ricovero per l'infanzia da San Girolamo Emiliani. 

La rocca dell'Innominato è raggiungibile a piedi dopo circa 45 minuti di salita in sicurezza partendo dal parcheggio della Basilica di San Girolamo Emiliani; luogo di grande devozione, è noto anche dal punto di vista turistico.

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