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Lotta al pesce siluro nell'Adda e nel lago di Olginate

Entrano nel vivo nuovi interventi di contenimento promossi da Parco e Regione: "È una specie pericolosa per la fauna ittica". Catturati 700 esemplari nell'ultimo anno

Riparte il contrasto alla proliferazione del pesce siluro. Dopo quelli effettuati nel 2015 e poi nel 2019 e 2020, anche quest’anno sono in corso - proprio in queste settimane - gli interventi di contenimento del "Silurus glanis L." nel tratto di fiume Adda a sud di Lecco, con particolate attenzione al lago di Olginate.  L'iniziativa è sostenuta dal Parco Adda Nord con i finanziamenti di Regione Lombardia: 20mila euro. "I benefici di un'operazione di questo tipo sono rivolti alla comunità ittica autoctona - precisano gli uffici del Parco - La riduzione della pressione operata dal siluro, sia predatoria che in termini di occupazione di habitat, favorisce la ricolonizzazione delle specie autoctone presenti nel fiume di interesse conservazionistico inserite nell’allegato II della Direttiva Habitat 92/43/Cee, come trota, marmorata, pigo, savetta, barbo comune, cobite comune, scazzone, vairone, storione e inserite nella lista rossa Iucn: anguilla, gobione e alborella".

Il siluro può superare i 100 chili di peso

Il siluro è un pesce appartenente all’ordine dei Siluriformes originario dei bacini fluviali del mar Nero, Caspio e Baltico. Introdotto per la prima volta intorno agli anni Cinquanta in Italia, nel bacino del Po, si è poi diffuso velocemente a partire dall’inizio degli anni Novanta a causa di una serie di immissioni, più o meno intenzionali, che lo hanno portato a colonizzare tutto l’areale padano. Può raggiungere taglie sopra i 2 metri e mezzo per oltre 100 kg di peso. Solo nello scorso anno furono catturati ben 700 esemplari, alcuni dei quali davvero di notevoli dimensioni.

Contenimento del pesce siluro nell'Adda: catturati quasi 700 esemplari in un anno

La crescita rapida lo mette al riparo dalla predazione da parte di altri pesci o uccelli e gli permette di riprodursi relativamente presto, garantendogli un vantaggio competitivo su molte specie autoctone. Sopravvive anche a bassi di livelli di ossigenazione. Nelle aree dove l’invasione del siluro non è stata fermata, la biomassa di questa specie ha raggiunto livelli preoccupanti per la stabilità delle comunità ittiche autoctone (Castaldelli et al. 2013).

Siluro-2

Il siluro è una specie opportunista che si nutre di invertebrati, pesci, mammiferi e perfino uccelli, diventando rapidamente una seria minaccia per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi in cui vive. Il siluro è un predatore in grado di influenzare le biomasse delle altre specie nonché un competitore per le risorse alimentari degli altri predatori autoctoni per habitat e rifugi, cosa che mette in serio rischio la riproduzione naturale e la sopravvivenza di specie autoctone.

Aree di intervento 2021

Sono 20 le aree d'intervento individuate anche sulla base delle precedenti operazioni che hanno permesso di circoscrivere tratti di fiume (e di lago) in cui la concentrazione di siluro era più elevata, specie dove sono presenti scogliere. Si tratta delle seguenti zone e comuni attraversati dall'Adda.

  • Lago di Olginate
  • Brivio (2)
  • ZPS Il Toffo
  • Imbersago-Villa d’Adda
  • Robbiate
  • Paderno d’Adda (4)
  • Porto d’Adda centrale Bertini
  • Cornate
  • Trezzo (3)
  • Fara d’Adda (2)
  • Cassano d’Adda (2)
  • Rivolta d’Adda

"Non sono comprese nella lista l’area tra lo sbarramento di Concesa a Trezzo e il punto di restituzione delle acque turbinate dalla centrale Italgen a Cassano/Fara e la porzione di fiume all’altezza dell’immissione del Brembo nell’Adda dove le operazioni di contenimento della specie invasiva saranno effettuate nella stagione 2021/2022 da Adda Energi in virtù di una convenzione sottoscritta con il Parco Adda Nord per la realizzazione di interventi coordinati e finalizzati al miglioramento della fauna ittica autoctona del fiume". Inoltre nel tratto di fiume sublacuale risulta attivo un analogo intervento di contenimento condotto da Fipsas autorizzato sempre da Regione Lombardia e dal Parco Adda Nord.

Siluro cartina-2

I metodi di cattura

L'elettropesca diurna (anche notturna, d'estate), praticata manovrando da barca o a guado, è il metodo di cattura di fauna ittica più efficace, rapido e con miglior rapporto costi/benefici. La pesca subacquea, praticata da un sommozzatore esperto con adeguata attrezzatura, coadiuvato da 1-2 operatori su imbarcazione di supporto, in condizioni di buona visibilità e con corrente non troppo elevata, in corrispondenza di rifugi. Risulta efficace nel catturare esemplari di grossa taglia localizzati in aree in cui l’elettropesca è inefficace. Gli individui catturati appartenenti alle specie target, saranno soppressi e avviati allo smaltimento, secondo le normative vigenti e conferite a operatori specializzati nella gestione delle carcasse animali.

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