“Le condizioni economiche delle guerre”: l’Anpi di Galbiate incontra il Prof. Stefano Lucarelli
Venerdì 3 novembre, alle ore 20.45, presso l’Auditorium comunale di Piazza Golfari a Galbiate, si terrà un incontro di carattere politico-economico. L’evento organizzato dall’Anpi di Galbiate dal titolo “Le condizioni economiche delle guerre” vedrà la partecipazione del professore Stefano Lucarelli, docente di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Bergamo.
Laureato in discipline economiche e sociali presso l'Università Bocconi con una tesi su Claudio Napoleoni e Piero Sraffa ha conseguito il Dottorato in economia politica presso l'Università Politecnica delle Marche con una tesi sui cicli politici e il finanziamento della sanità pubblica. Ha insegnato presso l'Università Bocconi (Teorie economiche alternative), l'Università di Pavia (Storia del pensiero economico), lo IUSS (Teorie dell'impresa) e l'Università della Calabria (Politica Economica Internazionale), è stato chercheur invité presso il CNRS di Parigi nei progetti europei D-Cent (2013-2016) e DECODE (2017-2020), INET Grantee (2019 - “The P2 Lodge in the Seventies and Early Eighties: Industrial Structure and a Potential Democratic Collapse”), senior researcher nel progetto RADICI (2018-2022) finanziato da Cariplo e Regione Lombardia. Le sue principali pubblicazioni sono apparse su Cambridge Journal of Economics, International Journal of Political Economy, Journal of Evolutionary Economics, Metroeconomica. La sua ultima monografia in lingua italiana è 'La guerra capitalista' (con Emiliano Brancaccio e Raffaele Giammetti, Mimesis, 2022). Si interessa di teoria monetaria della produzione, dinamica economica strutturale, finanziarizzazione, economia monetaria internazionale, innovazioni monetarie (monete complementari e criptovalute), a problemi di politica economica internazionale (le conseguenze asimmetriche della politica monetaria espansiva) e locale (le aree interne). Il suo approccio teorico ed empirico è influenzato considerevolmente dagli economisti Classici, dall'opera di J.M. Keynes, da quella di J.A. Schumpeter e dalla scuola della regolazione francese.