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Sciopero

Autotorino compra Mercedes a Roma: scatta la rivolta

Il gruppo leader deve affrontare la crisi nella Capitale: scatta lo sciopero

Le filiali ex Mercedes Benz di Roma sono in subbuglio. Il passaggio di tutte e sei le sedi ad Autotorino, formalizzato nel gennaio scorso, agita i lavoratori. Circa 380 in tutta la città i dipendenti passati al gruppo leader, anche nel Lecchese. Sul piede di guerra il personale degli uffici, i meccanici e i magazzinieri con pure i venditori che già hanno intrapreso la strada dello sciopero bianco. La contestazione è legata alle problematiche scaturite dalle “modalità imposte dalla nuova società che sta mettendo le mani nelle loro buste paga” denuncia la Uiltucs di Roma e del Lazio a margine dell’assemblea sindacale del personale in cui si è discusso del nuovo corso. Lo riferisce RomaToday.it.

Le filiali di Mercedes Benz cedute ad Autotorino

Del passaggio da Mercedes Benz ad Autotorino, il primo gruppo retail automotive italiano che ha assunto il mandato ufficiale delle sei concessionarie della Stella a Roma. Un’operazione avviata quasi un anno fa con la sottoscrizione del contratto per l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di Mercedes Benz Roma, perfezionata e giunta a conclusione dopo il via libera previsto dalla normativa vigente dell’Antitrust. Così adesso sulle sedi di Roma Salaria, Roma Zoe Fontana, Roma Acqua Acetosa Ostiense, Roma Caravaggio, Roma Ovest e Roma Variola, svetta la nuova insegna Autotorino. Lo staff ex Mercedes è stato acquisito nella sua interezza, ma dopo appena due mesi nella nuova società ecco i primi malumori. 

L'assemblea dei lavoratori ex Mercedes Benz oggi Autotorino

I lavoratori in protesta

“Con il passaggio ad Autotorino per i lavoratori è praticamente cambiato tutto e l’azienda non ha mai voluto intraprendere un dialogo con i sindacati” denuncia ai microfoni di RomaToday Marcello Gregorio, segretario regionale della Uiltucs Roma e Lazio. Un primo incontro di presentazione ad ottobre, l’altro calendarizzato per aprile “praticamente a giochi fatti” sottolinea Gregorio. “Abbiamo sin da subito contestato questa linea e adesso ci ritroviamo in una situazione che non possiamo accettare” spiega il sindacalista. “Ai venditori sono state tagliate le provvigioni con la conseguenza che i loro stipendi ad oggi sono ben lontani da quelli ai tempi di Mercedes durante i quali si lavorava per obiettivi trimestrali. Non è un caso che già 4-5 di loro siano andati via. Oltretutto - prosegue il sindacalista - l’azienda spinge perché i venditori diventino autonomi, agenti di commercio. In pratica Autotorino sta cercando di smantellare la vecchia guardia, di liberarsi di quello che considera un costo fisso”. Tra le criticità sottolineate dal sindacato e dai lavoratori in assemblea anche il mancato anticipo dell’azienda degli infortuni sul lavoro e il giusto riconoscimento degli straordinari. Protestano pure i meccanici. “Prima le tute di lavoro venivano lavate direttamente dall’azienda, oggi gli operai sono costretti a portarle a casa”. 

Lo sciopero bianco

Il sindacato ha sollecitato Autotorino a confrontarsi sulle tematiche emerse. A quanto apprende RomaToday direttamente da Autotorino l'operatività delle filiali romane non sta subendo disagi. "Il trend registrato dal 1 al 21 marzo è in linea con i primi giorni di gestione, non registriamo alcun calo delle vendite che si svolgono regolarmente". Solo nella giornata di ieri (20 marzo ndr.) sono state 23 le automobili vendute”, è stato detto. 

Parla Autotorino

“Con i collaboratori e la rappresentanza sindacale delle filiali di Roma è attivo un percorso di confronto iniziato lo scorso ottobre con un primo incontro propedeutico all’acquisizione: al termine avevamo preannunciato un aggiornamento ad aprile 2024, dopo un periodo di gestione idoneo ad assumere sufficienti elementi di conoscenza diretta. Impegno confermato la scorsa settimana, comunicando la disponibilità a convocare l’appuntamento il 17 o 18 aprile" conferma ai microfoni di RomaToday Stefano Martinalli, consigliere delegato e direttore generale di Autotorino. 

"Tuttavia, a seguito dell’assemblea sindacale abbiamo ricevuto la richiesta di anticiparlo con urgenza. Dopo attenta valutazione delle istanze emerse riteniamo di poterle affrontare compiutamente nella data già proposta. Il confronto è quindi aperto e i punti da approfondire sono molti, da ambo le parti, come è naturale che sia in un momento complesso come il passaggio di gestione di un’azienda" ha sottolineato Martinalli. "Le risposte crediamo possano scaturire solo con l’avanzamento di questi approfondimenti nelle sedi opportune. La crescita e il radicamento di Autotorino sono avvenuti, e continuano, mantenendo sempre le porte aperte al dialogo tra ciascun collaboratore ed i responsabili ad ogni livello: anche il percorso appena iniziato su Roma è improntato dal medesimo approccio". 

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