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Il sindaco sgancia la 'bomba': "Fusione tra Mandello, Abbadia e Lierna"

L'idea di Riccardo Fasoli, primo cittadino mandellese: "Porterebbe innegabili vantaggi economici e nei servizi, parliamone". Scettici i colleghi. Azzoni: "Nessuna vera proposta". Stefanoni: "Non siamo periferia"

Una 'bomba' sul Basso lago: la fusione tra Mandello, Abbadia e Lierna. A paventarla non è un cittadino qualsiasi: la proposta arriva direttamente dal sindaco mandellese Riccardo Fasoli, che rivolge ai colleghi l'invito a sedersi al tavolo per valutarne ogni aspetto.

Chi vive fra i tre paesi lo sa da sempre: al netto del tipico campalinismo, per molti servizi si gravita già nello stesso raggio, e molto spesso i tre comuni vengono nominati insieme nella suddivisione del territorio. Da qui la suggestiva proposta di Fasoli, una fusione vera e propria e non una semplice 'unione': ciò che è accaduto fra Bellano e Vendrogno, per intenderci, o ancora meglio a La Valletta Brianza, nato dalla fusione di Rovagnate con Perego. 

Una città da 15mila abitanti

Cosa accadrebbe in questo caso? Si formerebbe la seconda città più grande della provincia di Lecco per abitanti, oltre 15mila (dati Istat del 2023: Mandello 9.898, Abbadia 3.194, Lierna 2.139), con un'area di oltre 70 chilometri quadrati (Mandello 43,33 km², Abbadia 16,67, Lierna 11,24).

"È solo un'idea - spiega Fasoli a LeccoToday - Ne parliamo spesso nei dipartimenti di Anci Lombardia e questa visione è condivisa da molti amministratori. Già Mandello è di fatto un comune 'piccolo', in questa maniera molti servizi si potrebbero coprire meglio. Parlo di fusione e non di unioni perché come si è visto creano soltanto problemi: sono reversibili e il comune grande si stufa poiché ci perde, mentre il piccolo ci guadagna. La fusione invece porta solo vantaggi, risposte più preparate e molti contributi".

Proprio l'aspetto economico è una priorità nella visione di Fasoli. "Può darsi che non sia la soluzione giusta, ma perché non sederci a valutare come potrebbe essere? Quante ore di polizia locale ci sono fra i tre paesi e quante potrebbero essercene? E poi le pratiche edilizie, i controlli sulle case vacanze, la gestione del verde, il numero di assistenti sociali, il costo della redazione di tre Bilanci al posto di uno. Assessori e sindaci di comuni come Lierna e Abbadia fanno molto in prima persona anziché appoggarsi sugli uffici, e sono degli eroi".

"Alcuni servizi sono già condivisi"

Ulteriori argomenti che Fasoli porta a favore della propria proposta riguardano le attività già condivise: "Noi abbiamo servizi che altri non hanno, vantiamo maggiori risorse di Ambito e quando è possibile aiutiamo Lierna con edilizia privata e polizia locale. Inoltre avevamo proposto una Ragioneria condivisa. Su tanti settori facciamo già la nostra parte. Abbadia sui Piani Resinelli di fatto lavora per noi e altre cose le facciamo insieme. Non ho paura a dirlo: gli abitanti di Abbadia e Lierna gravitano su Mandello per la spesa, le banche, le amicizie e per molto altro. Penso in prospettiva alle scuole: Lierna è con Bellano e se dovesse chiudere per il continuo calo di iscritti costringerebbe i bambini a spostarsi sull'Altolago. Le medie di Abbadia sono già condivise con noi".

"Quanti problemi abbiamo a livello economico? Prima o poi queste fusioni verranno calate dall'alto. Il dibattito è serio e non deve farlo la gente, ma le Amministrazioni attraverso un ragionamento sui pro e sui contro - conclude Fasoli - Grazie ai maggiori contributi sovracomunali potremmo pensare a tante cose, anche un servizio di trasporto locale tra le frazioni dei tre comuni. Avremmo più di un milione all'anno da gestire in spese vive per dieci anni. Non può passare inosservato. E non si chiamerebbe per forza Mandello, il nome verrebbe scelto con calma, magari interpellando i cittadini". 

Panoramiche da Civenna 14 luglio 202211 mandello abbadia lecco-2

Azzoni (Abbadia): "Una provocazione"

Cosa ne pensano i colleghi? Purtroppo per Fasoli c'è molto scetticismo. "Il comune andrà a breve a elezione, chi verrà eletto lo porterà sui tavoli con le rispettive giunte - spiega Roberto Azzoni, primo cittadino di Abbadia - Ora non sarebbe giusto perché due comuni su tre sono sotto elezioni, non esprimo un parere per un'Amministrazione che resterà in carica ancora pochi mesi. A livello personale vorrei capire bene quali sarebbero i benefici e le criticità, e solo dopo valutare. Queste modalità prima delle elezioni sembrano provocazioni. La collaborazione non deve partire dai giornali ma dalle giunte, non si può fare campagna elettorale su una cosa che c'entra fino a un certo punto con il proprio comune. Leggo sui giornali di Grande Lecco o Grande Mandello, ma nessuno in cinque anni mi ha mai chiesto ufficialmente cosa ne penso, né a livello istituzionale né dall'Anci. Se l'opportunità è data dal dibattito pubblico della fusione tra Cortenova e Primaluna è un conto, una volta fusi sarebbero grandi quanto Abbadia. Qui invece stiamo parlando di una cosa ben diversa: un comune di 70 km quadri e il secondo come popolazione, non credo sarebbe facile da amministrare".

Stefanoni (Lierna): "Non svendiamo il territorio"

Così Silvano Stefanoni, sindaco di Lierna. "In risposta all'idea del collega Fasoli riguardo a una potenziale fusione tra Mandello, Lierna e Abbadia, esprimo il mio disaccordo. Le distanze territoriali sono significative, e non desidero che Lierna diventi una periferia di Mandello. Pur riconoscendo le opportunità di finanziamento proposte da Fasoli, ritengo che la cessione del nostro territorio per un modesto beneficio economico non sia una scelta saggia. Affermo con fermezza che Lierna sta bene così com'è. Sebbene ci sia carenza di personale nella macchina comunale, credo che la collaborazione con i Comuni limitrofi sia preferibile rispetto alla fusione proposta".

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