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Attualità Via XI Febbraio

Gruppo Aiuto Mesotelioma, inoltrate le richieste per i benefici pensionistici in favore degli operai ex-Leuci

Il Gam, attraverso il legale avv. Molteni, ha inviato gli incartamenti all'Inps

Nella ditta Leuci di Lecco l’amianto non era presente solo sui tetti e nelle tubazioni del riscaldamento, come testimoniato dalle bonifiche eseguite e ancora da terminare, ma il Gruppo Aiuto Mesotelioma odv che da anni si adopera per la sensibilizzazione del tema amianto ha raccolto le testimonianze di molti ex operai che lavoravano a contatto della fibra killer senza alcuna tutela o senza essere informati del pericolo .

Questo è emerso anche davanti al legale del Gam avv. Roberto Molteni e del medico legale Dott. Edoardo Bai, che ha esteso una perizia accurata dalla quale emerge che l’amianto era presente non solo nella catena lavorativa, ma anche in alcuni indumenti indossati.

Ex-Leuci: inoltrate le richieste all'Inps

Alla base di quanto raccolto, il dott. Bai ha concluso che può esserci un'esposizione qualificata, ossia un'esposizione all’amianto superiore alle 100 fibre per llitro, che legittima i lavoratori a richiedere i benefici pensionistici per l’esposizione all’amianto. L’avvocato Molteni ha così presentato all’Inps una richiesta per ottenere i benefici previdenziali, richiesta inizialmente estesa a tre ex operai.

Per i lavoratori che si sono rivolti al Gam è stata presentata, presso la medicina legale, una richiesta di sorveglianza sanitaria prevista dalla legge. «Il Gruppo Aiuto Mesotelioma esorta tutti i lavoratori che hanno lavorato a contatto con l’amianto di rivolgersi all’associazione previo appuntamento al 3290915734 o info@gruppoaiutomesotelioma.org», si legge in una nota.

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