rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Via San Nicolò

In 500 alla Marcia della Pace di Lecco

In tanti all'evento di ieri sera, con testimonianze e riflessioni. L’intento degli organizzatori è stato quello di ricreare le condizioni di buio e freddo in cui vivono le molte popolazioni in guerra nel mondo, in particolare in Ucraina. Ma c'è stato anche un blackout inaspettato

È partita dalla casa della Carità in via San Nicolò, alle ore 18 di sabato 28 gennaio, la Marcia della Pace di Lecco. Un'iniziativa voluta dal coordinamento "Pace e Creato", tavolo comune di associazioni ecclesiali e civili, che ha visto presenti oltre 500 persone. "Il carattere ad ampio raggio della manifestazione è stato sottolineato anche dalla presenza di una decina di fasce tricolori di sindaci del circondario, in primis il lecchese Mauro Gattinoni e dal saluto della dottoressa Paola Cavalcanti, Capo di Gabinetto della Prefettura" - hanno fatto sapere gli organizzatori.

Un gruppo di partecipanti alla marcia della pace di Lecco.

"Si è scelto di partire dagli 80 nuovi posti della mensa Caritas, dai 30 posti letto d’emergenza, dal guardaroba e dagli altri servizi per i bisogni dei più fragili e poveri che stanno per entrare a pieno regime in questi giorni (inaugurazione ufficiale mercoledì 1 febbraio, alla presenza dell’Arcivescovo di Milano) per ribadire l’invito del Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale della Pace a promuovere la fratellanza, la solidarietà, a vivere insieme, come ha sottolineato lo stesso direttore della Caritas ambrosiana, Luciano Gualzetti".

Un momento del corteo per le vide del centro di Lecco.

Metà veglia si è svolta al chiarore delle luci d’emergenza e delle torce

Le circa 500 persone presenti hanno sfilato per le vie del centro, passando per piazza XX Settembre e piazza Cermenati con le luci dei lampioni spenti, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale. "L’intento - aggiungono i promotori della marcia lecchese - è stato quello di ricreare le condizioni di buio e freddo in cui vivono le tante popolazioni in guerra nel mondo, in particolare in Ucraina. Obiettivo pienamente raggiunto anche per un improvviso black out che ha lasciato al buio il punto d’arrivo, il santuario della Madonna della Vittoria e della Pace. Metà veglia si è svolta al chiarore delle luci d’emergenza e delle torce, senza strumenti elettrici. Il programma è stato comunque rispettato con la lettura integrale a più voci del Messaggio del Papa nella formula dei Dialoghi di Pace, iniziativa diocesana tesa a far conoscere le parole del Papa in un contesto di canti e testimonianze".

I canti sono stati eseguiti dal Coretto di San Giovanni mentre la prima testimonianza è stata del dottor Mario Tavola che ha commentato l’invito del Papa a discernere gli insegnamenti della pandemia: "Dobbiamo accorgerci dei bisogni degli altri subito dagli sguardi; non possiamo essere spettatori del mondo". Inevitabile poi concentrarsi sul dramma della guerra in Europa con le testimonianze di chi per la quarta volta partirà per le scuole salesiane ucraine.

Suor Maridele dell’Ima ripartirà alla volta delle scuole salesiane ucraine

Le letture e le testimonianze all'arrivo della Marcia.

È la storia di suor Maridele Sandionigi dell’Ima (Istituto Maria Ausiliatrice) di Olate: "Grazie ad una rete ampia e spontanea abbiamo ancora raccolto 400 chilogrammi di cibo donato dal Banco alimentare e tre generatori per evitare il rischio che ci si raffreddi al dramma della guerra vedendo che siamo meno toccati direttamente e che il tempo passa stancamente".

Chi ha riportato in Italia 150 persone fragili della Comunità Emmaus, in collaborazione con Fondazione Avsi è Carlo Redaelli che ha contribuito a ricostruire la comunità Emmaus di Kharkiv, ora a Milano con la possibilità di laboratori e attività artigianale. Alla Veglia sono intervenuti anche i giovani del centro Assalam che hanno letto una preghiera musulmana seguita dall’invocazione in arabo di una sura del Corano che invita alla preghiera. Don Andrea Lotterio, animatore della Commissione ecumenismo, ha invece letto una preghiera inviatagli dalla Chiesa ortodossa lecchese. Comune l’invocazione al Dio della Pace e della Misericordia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In 500 alla Marcia della Pace di Lecco

LeccoToday è in caricamento