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Quando gli operai lecchesi strapparono le montagne a nobili e borghesi

Una nuova serie di podcast dei Ragni di Lecco ripercorre la storia dell'alpinismo in città: da Cassin a Bonatti, si inizia con "Potere operaio"

Una nuova serie targata Ragni di Lecco per raccontare le imprese e i personaggi che hanno reso celebre nel mondo il nome dell'associazione sportiva e della città.

È online sul canale Spotify dei Ragni il primo podcast de "Nella tela dei ragni": l'episodio racconta le origini del gruppo. Il titolo è Potere operaio, perché la storia ripercorre un capitolo della straordinaria epopea della "seconda conquista delle Alpi", quella del popolo, delle persone comuni, che nella montagna hanno trovato uno spazio di libertà e una realizzazione di sé e dei propri sogni.

L'alpinismo, infatti, è un'invenzione della classi sociali più abbienti che, sull'onda della cultura romantica, nel corso dell'800 hanno cominciato a guardare al paesaggio alpino come tappa fondamentale del "grand tour", l'itinerario di formazione di ogni rampollo delle buone famiglie nobili e alto borghesi.

La montagna al popolo

Sul finire del XIX secolo, però, anche il popolo scopre la montagna come destinazione economica e facilmente raggiungibile per trascorrere il poco tempo libero lasciato a disposizione dal duro lavoro nelle fabbriche. Ben presto migliaia di escursionisti invadono i sentieri a ogni fine settimana e alcuni di loro puntano lo sguardo più in alto: verso le creste e le pareti.

Fra questi ci sono anche gli operai lecchesi che, forti della prestanza fisica e dell'abilità manuale maturate lavorando nelle officine metalmeccaniche, presto si impongono come i nuovi campioni dell'alpinismo, capaci di affrontare e risolvere "gli ultimi problemi delle Alpi".

È la storia di Riccardo Cassin e della formidabile pattuglia degli scalatori lecchesi degli Anni '30 e poi dei giovani come Walter Bonatti e dei Ragni di Lecco che, nell'immediato dopoguerra, trovarono fra i torrioni di roccia della Grignetta un giardino incantato, dove dimenticare gli orrori del conflitto mondiale e ritrovare la felicità che fino ad allora gli era stata negata.

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