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Chiusura della piscina per un mese, c'è chi dice no: già raccolte centinaia di firme

Petizione di atleti, utenti e cittadini contro la decisione dell'Amministrazione comunicata da Insport. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco): "Sbagliati tempi e modi, si potevano evitare disservizi e tensioni"

È sempre più un caso la chiusura per un mese della piscina del centro sportivo al Bione, di recente comunicata da Insport ai fruitori della struttura. Atleti, utenti e semplici cittadini stanno raccogliendo, come forma di protesta, le firme da sottoporre all'attenzione dell'Amministrazione comunale.

Nel testo della petizione vengono espresse perplessità sugli eventuali rimborsi, sui costi economici per far fronte a soluzioni alternative, sul problema causato a livello agonistico agli atleti. Fino a sabato erano già state raccolte oltre cento firme.

L'iniziativa è avallata da Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco, che già la scorsa settimana aveva dichiarato di non essere stato informato dell'iniziativa nelle opportune sedi istituzionali. "L'ingegner Marco Marchetti, primo firmatario e promotore della raccolta spontanea di firme, mi ha incaricato di protocollare lunedì mattina, presso gli uffici comunali, la missiva con le firme raccolte e che si stanno raccogliendo durante questo weekend, per protestare contro la chiusura della piscina del Bione per l'intervento di posizionamento dei pannelli solari termici - spiega Valsecchi - Una chiusura che sarebbe potuta essere promossa in un altro periodo dell'anno o gestita diversamente senza causare disservizi e tensioni con l'utenza del centro sportivo".

"Disagi e costi incalcolabili dalla chiusura della piscina"

In poche ore sono già state raccolte numerose firme e altre se ne aggiungeranno fra sabato e domenica. "Sollecito atleti, utenti, associazioni sportive a sottoscrivere la petizione in modo da far capire al Comune l'errore commesso e poter scongiurare la chiusura in un mese critico per l'utenza tradizionale e per le preparazioni degli atleti ed evitare disagi e costi incalcolabili - prosegue Corrado Valsecchi - In questi giorni, dopo la mia presa di posizione contro la chiusura della piscina, ho ricevuto numerose telefonate e quindi sono lieto di sostenere questa iniziativa finalizzata a chiedere al Comune di rivedere la scelta, prima che sia troppo tardi". 

Valsecchi rivolge inoltre un pensiero a chi al Bione si reca quotidianamente per lavoro. "Mi domando inoltre come potranno essere tutelate le posizioni degli oltre trenta lavoratori del centro sportivo. Sarà oltremodo mia premura fare un'interpellanza a riguardo durante il prossimo Consiglio comunale per capire anche se sia stata fatta richiesta alla Regione per ottenere un'ulteriore proroga, così come già concessa ad altri Comuni".

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