rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Valmadrerese e Riviera Ovest / Via Provinciale

Riccardo, sei volte il giro del mondo in carrozzina. "Ai disabili dico: viaggiate!"

Il malgratese, affetto da sclerosi multipla dal 2012, non ha spento la sua grande passione per il viaggio: "C'è più assistenza di quanto possiamo immaginare e per chi ancora può muoversi è di grande aiuto"

Viaggiare per passione e amore della scoperta, ma anche per convivere al meglio con la disabilità. Riccardo Calvini, originario della Liguria e trasferitosi a Malgrate molti anni fa per lavoro, ha compiuto sei volte il giro del mondo. Già questo basterebbe a considerarlo una sorta di recordman. Dettaglio non trascurabile, lo ha fatto dopo essersi ammalato di sclerosi multipla.

L'evolversi della patologia rende oggi difficoltosi gli spostamenti a Riccardo, motivo per cui ha deciso di parlare della sua storia e diffonderla, al fine di trasmettere un messaggio importante a chi si trova in condizioni simili. 

Il malgratese si è ammalato nel 2012 e ha dovuto fare i conti con la concreta possibilità di non viaggiare più, lui che ha sempre avuto una vita estremamente dinamica. "Ho avuto il mio primo ciclomotore non ancora 14enne - racconta - Abitavo a Sanremo, prendevo il motorino e andavo a Nizza e anche fino a Marsiglia. Altra mia passione era l'immersione subacquea, ho preso il primo brevetto a 16 anni. Nel corso degli anni ho visitato tante isole nel Pacifico e nei Caraibi, ho sempre organizzato vacanze culturali ma anche sportive". 

Sei volte il giro del mondo

La sclerosi multipla non ha frenato il suo entusiasmo per la vita e per il viaggio. Dal 2015 al 2019, poco prima dell'inizio dell'era covid, Riccardo ha affrontato sei volte il giro del mondo; prima con le stampelle e poi, quando le sue condizioni sono peggiorate, in carrozzina.

"La diagnosi mi è stata data il 1° febbraio 2012 - ricorda - Fu un giorno tremendo, sembrava che il mondo mi cascasse addosso, pensai di non potere più continuare a viaggiare. Dopo qualche settimana mi feci forza e capii che invece era possibile. Temevo soprattutto gli aeroporti, ma in realtà quasi ovunque c'è un'assistenza gratuita che ti viene a prendere all'ingresso e ti porta fin sull'aereo. Vidi che i servizi non mancavano né con i taxi né negli alberghi e questo mi convinse a continuare. Nel tempo ho cercato di crearmi nuove opportunità per viaggiare. E ci tengo a sottolineare che ho sempre trovato aiuto nelle persone. Prima della malattia ero io ad aiutare gli altri ed ero quasi a disagio a farmi aiutare, ma ho capito che era necessario se volevo continuare a girare il mondo. Persino durante il periodo covid ho trovato persone disponibili ad aiutarmi e persino a toccarmi, cosa che in quel periodo non era affatto scontata".

Perth

"L'Australia è il Paese dei miei sogni"

In sei giri del mondo non sono mancate le occasioni di ammirare posti magnifici. "Sono sempre partito per i miei viaggi con lo stesso approccio: cercare il meglio del posto in cui andavo, senza alcun preconcetto. Ci sono luoghi in cui sono stato più volte e che mi sono rimasti nel cuore. Uno di questi è l'Australia, sia per la bellezza dei posti sia per le persone: si vive senza stress, sono tutti tranquilli e amichevoli. Mi piacerebbe tornare là. Un altro esempio? Ho visitato il ghiacciaio del Perito Moreno in Argentina e sono andato con il mio scooter speciale a un centinaio di metri dal fronte del ghiacciaio, è enorme. Lo si sente avanzare, si ode il frastuono di questi enormi blocchi di ghiaccio che si staccano e cadono nell'acqua. Affascinante. Ho avuto la fortuna di andarci praticamente da solo".

Perito Moreno

Non mancano gli aneddoti. "In Uganda - prosegue Riccardo - sono andato a vedere le sorgenti del Nilo. Ci sono enormi bolle d'acqua che vengono in superficie. All'epoca usavo le stampelle e per salire e scendere dalla lancia dovetti affrontare un terrapieno fangoso, niente affatto semplice: alcuni locali mi fecero un applauso per il coraggio dimostrato. Sono piccole cose che ti infondono la carica. Forse, orgogliosi delle loro bellezze, apprezzarono il fatto che un turista disabile, pur di visitarle, era disposto ad affrontare enormi sforzi".

"Amsterdam a misura di disabile"

Non tutti i Paesi sono a misura di disabilità. Alcuni, però, sono molto avanti anche a noi. "Amsterdam è uno dei luoghi più accoglienti, c'è una politica di facilitazione e la gente è abituata ad aiutare i disabili. La città olandese è inoltre un paradiso delle biciclette e a maggior ragione lo è per chi utilizza uno scooter speciale come me. Anche a Berlino mi sono trovato bene. Le difficoltà dipendono dalla Nazione in cui si viaggia. Nel 2018 andai nella Siberia orientale: posti belli e interessanti nei quali purtroppo però manca la cultura dell'assistenza al disabile. Non sono abituati. Mi è capitato di non potermi più muovere e nessuno si fermava. Ho capito che in alcune situazioni devi chiedere, altrimenti le persone come i russi pensano che tu non abbia bisogno. I musei non sono tutti attrezzati, per fortuna nei miei viaggi ho sempre trovato visitatori disposti ad aiutarmi, persino a sollevare la carrozzina in presenza di gradini e ostacoli".

"Stare a casa è pericoloso"

Riccardo Calvini guarda le foto dei suoi viaggi e quasi si commuove. Lo aiutano molto in questa fase della malattia e soprattutto lo spingono a lanciare un messaggio importante. "Il principale è 'viaggiate!' - spiega - Per le persone con disabilità leggera il pericolo principale è stare a casa e sprofondare nella depressione. Certo, leggere o stare su internet può aiutare, ma viaggiare è efficace per vivere al meglio un'esistenza non semplice. Ogni volta che ho viaggiato ho ricevuto una carica enorme che mi ha permesso di andare avanti. Io mi ritengo fortunato, ho avuto la possibilità di fare quello che mi piaceva già prima della disabilità. E poi anche dopo. Ho fatto sei volte il giro del mondo e mi sono arricchito enormemente, da ciò che ho visto e dalle persone che ho conosciuto. Adesso mi piacerebbe incontrare persone disabili che hanno paura di viaggiare e essere da motivatore per spingerle a farlo attraverso il mio esempio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riccardo, sei volte il giro del mondo in carrozzina. "Ai disabili dico: viaggiate!"

LeccoToday è in caricamento