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Ferrovia Lecco-Como: a rischio 30 milioni di euro

I lavori potrebbero non partire prima della seconda metà del 2025

Allarme Lecco-Como. La ferrovia dovrebbe essere interessata dal miglioramento generale della qualità del servizio: basta treni obsoleti ed elettrificazione del tratto Albate-Molteno a rischio vista la necessità di rispettare i tempi del Pnrr. “L’impegno di Regione Lombardia è garantire, su tutte le linee ferroviarie territoriali, un servizio qualitativamente elevato, con treni efficienti e puntuali. Un obiettivo che ci poniamo anche sulla Lecco-Como. A tal proposito, stiamo monitorando gli indici di puntualità con Trenord e con RFI l’agenda degli interventi infrastrutturali programmati, affinchè siano rispettate le tempistiche previste e riferite”. Così l'assessore ai Trasporti, Franco Lucente, nella risposta a un’interrogazione presentata dai consiglieri del PD Gian Mario Fragomeli e Angelo Orsenigo riguardante alcune problematiche relative alla linea ferroviaria Lecco-Como. 

In particolare nel documento, che è stato discusso nel corso della seduta odierna della Commissione “Territorio e trasporti” di Regione Lombardia, si faceva presente che a gennaio era stata utilizzata una locomotiva obsoleta e che “notevoli e ripetuti sono stati i disservizi”.

Oltre a chiedere ragione di ciò, gli interroganti volevano conoscere le tempistiche relative ai lavori di elettrificazione della linea, opera prevista dal Pnrr. Riprendendo quanto riferito da Trenord, l’Assessore ha risposto che il materiale obsoleto è stato utilizzato limitatamente nei due giorni 8 e 9 gennaio mentre a partire dal 10 gennaio è stata ripristinata l’offerta corretta. 

Sul tema del rinnovamento della flotta, Lucente ha aggiunto che il programma previsto sta procedendo e che finora sono entrati in servizio 25 nuovi treni Colleoni sul totale dei 30 acquistati. Quanto all’elettrificazione della linea, l’assessore ha informato che da parte di RFI si prevede un inizio dei lavori del primo lotto (Albate-Molteno) entro il secondo semestre del 2025. Il servizio ferroviario sarà interrotto per due anni e mezzo e verranno predisposti autobus sostitutivi.

“Rischiano 30 milioni di euro”

Dopo aver ricevuto le risposte del caso Fragomeli e Orsenigo hanno dato la propria valutazione: “Ringraziamo l’assessore ai Trasporti Lucente che si è preso alcuni importanti impegni e ha assicurato che monitorerà l’andamento della linea Lecco-Como. Dobbiamo vigilare molto attentamente che i lavori previsti vadano a buon fine. Intanto, Lucente ci ha assicurato che i treni non saranno più a vagone unico, ma sempre doppio, anche nel caso di sostituzioni, per evitare che i pendolari restino a piedi. E questo significa che Trenord ha capito che serve mantenere la capienza. Anche nel caso di rotazione per manutenzione non saranno più utilizzate le locomotive obsolete, ma verranno anzi integrate. Visto l’acquisto dei 25 treni Colleoni, una parte sarà messa in funzione sulla nostra linea, migliorando la qualità del trasporto. Su questo fronte, l’assessore si è preso l’impegno e monitorerà la linea e che tutto funzioni come abbiamo chiesto”, spiegano i dem.

L'allarme, piuttosto, è sui fondi europei che lascia aperto il fronte degli interventi per l’elettrificazione. “Il problema è che rispetto a quanto detto poche settimane fa, anche il primo tratto Albate-Molteno, che era correttamente finanziato, oggi è fortemente a rischio, perché ci sono ritardi sulle autorizzazioni. L’assessore ci ha detto chiaro che è difficilmente ipotizzabile un avvio dei lavori prima del secondo semestre 2025. Ma questo ci espone al superamento del periodo di Pnrr con il rischio di perdere 30 milioni di euro. Perciò, la nuova previsione è di arrivare troppo tardi e a quel punto i soldi andranno recuperati da altre fonti di finanziamento”.

Anche in questo caso, tuttavia, “pur non essendo di sua stretta competenza, l’assessore ha assicurato che monitorerà la situazione. Noi gli abbiamo chiesto che, come Regione, solleciti gli accordi con Rfi, cui spetta recuperare i 30 milioni per rifinanziare parte dell’opera. Vorremmo davvero che anche se in ritardo – l’inizio del 2028 – non ci siano altre incertezze riguardo l’elettrificazione di questa tratta”.

“Soldi per una tratta strategica”

“I ritardi di realizzazione dell’opera riferiti durante la Commissione di stamattina in relazione alla Linea Ferroviaria Como-Lecco aprono gravi timori sia sul mancato rilancio della linea che sulla sua elettrificazione. La possibilità di perdere i fondi stanziati dal PNRR rischia di concretizzarsi e sarebbe un duro colpo per il nostro territorio. Sarebbe l’ennesimo passo indietro per un’infrastruttura dalle grandi potenzialità che però si è già vista negare altre occasioni di potenziamento”, analizza il 5Stelle Raffaele Erba.

Da quanto segnalato da RFI in alcuni passaggi esposti in Commissione Regionale, i tempi di attuazione e realizzazione del progetto si dilaterebbero di alcuni mesi e i lavori non partirebbero prima di maggio 2025, sforando di fatto la conclusione al 2026 necessaria per ottenere il finanziamento da parte dell’Europa. Sempre dalla Commissione emerge che le difficoltà sarebbero legate ad ambiti burocratici e non da eventuali aumenti di costi. 

“Ricordiamo che l’elettrificazione della linea ferroviaria Como-Lecco è tra i progetti strategici che la Camera di Commercio ha definito come prioritari per il nostro territorio. Si tratta di una tratta di collegamento fondamentale necessaria per decongestionare il traffico e dare una seria risposta all’inquinamento che attanaglia sempre più la nostra Provincia. Una valida alternativa per i tanti frontalieri che oggi sono costretti a spostarsi soltanto utilizzando il mezzo privato”.

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