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La collezione di incredibili strumenti musicali del maestro Cefalù

Un tubo di plastica, pietre della Valtellina, un baccello gigante: nell'impressionante raccolta del musicista oggetti che in pochi penserebbero possano suonare in maniera tanto armoniosa: "Per me questa è magia"

Chi immaginerebbe che sia possibile suonare una sega, un baccello gigante proveniente dal Messico o pietre della Valtellina impiegate per costruire i tetti? La mostra organizzata da Franco Cefalù in sala civica a Mandello durante il weekend ha stupito tutti, grandi e piccini, per la sua peculiarità. Non solo strumenti noti come chitarre e flauti, ma anche e soprattutto antichi e inusuali.

Cefalù ha insegnato musica quasi quarant'anni, è stato a lungo direttore del Corpo musicale mandellese. Non è una sorpresa che in lui alberghi una simile passione, diventata, nel corso del tempo, una collezione degna di un museo di storia della musica (anche etnica).

Baccello messicano

"Se ne manca uno? Come perdere un figlio"

"Possiedo strumenti di tutti i generi e da ogni parte del mondo, li accolgo tutti senza fare distinzione - spiega - Quando ne manca uno è come se perdessi un figlio. Ogni strumento ha una specificità e io lo suono".

Si potrebbe passare ore ad ammirare le centinaia di strumenti raccolti: a corde, percussione, fiato, mantice, antichi e primitivi, a partire da un flauto barocco risalente a fine Settecento. Ma anche oggetti stranissimi che in pochi penserebbero possano risuonare in maniera tanto armoniosa: un barattolo con una molla attaccata (la "scatola del tuono"), la sezione di un tubo di plastica...

"Li raccolgo da circa quarant'anni - prosegue Cefalù - La collezione è iniziata piano piano e poi si è incrementata nel tempo. È diventato tutto più semplice grazie all'avvento di internet: prima era necessario girare le biblioteche di mezza Lombardia per reperire informazioni, mentre ora basta effettuare una ricerca sul web. Ciò rende più facile anche contattare persone per acquisire nuovi pezzi della collezione".

"Il suono sgorga dal nulla"

Da cosa sono più incuriositi i visitatori? "Il bastone della pioggia, la conchiglia, il flauto aculis: dipende dalla sensibilità di chi guarda. C'è di tutto per cui ognuno trova quello che gli può interessare - conclude Cefalù - Questi sono alcuni che illustro più volentieri perché, nella loro semplicità, mostrano come il suono sgorghi dal nulla: la cosa che più mi attrae della musica. Io la definisco semplicemente magia".

(fotoservizio Alberto Bottani)

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