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Cronaca

Chiusi cinema Nuovo e Mignon, Appello per Lecco: "Ai gestori va il nostro ringraziamento"

Valsecchi:"Dal punto di vista imprenditoriale l'attività non é più redditizia, non gli è stato consentito, nel corso degli anni passati, di fare una multisala in loco"

Il Nuovo e il Mignon  abbassano le serrande: la notizia è di martedì 3 giugno, ma non c'è da meravigliarsi. Secondo Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) "Alla Nexo della famiglia Di Sarro, ai gestori dei Cinema Nuovo e Mignon deve andare solo il nostro ringraziamento per aver continuato, tenacemente, nonostante le difficoltà, a tenere aperte due sale cinematografiche e credere in un possibile rilancio della settima arte nella città capoluogo". 

La chiusura era già stata annunciata nel 2010, quando Appello per Lecco iniziò una grande pressione e mobilitazione per scongiurare la chiusura delle due sale e chiese pubblicamente alla Proprietà di soprassedere alla decisione. "E noi siamo grati che la risposta, nei fatti, fu affermativa!"- ha continuato Valsecchi- "Ma oggi cosa possiamo chiedere ancora ai Di Sarro o ai gestori dei Cinema ? Cosa potevamo chiedere a Dino Salvadori quando chiuse il cinema Marconi ? Niente, non possiamo chiedere più niente. Hanno ragione a chiudere! Dal punto di vista imprenditoriale l'attività non é più redditizia, non gli è stato consentito, nel corso degli anni passati,  di fare una multisala, in loco, per motivi legati ai parcheggi e alla nuova normativa, le sale ormai non sono più adeguate per ospitare un pubblico ed essere all'altezza e competitive con altre strutture nate ai confini della provincia". 

Morale: Lecco deve accontentarsi di avere un Cinema parrocchiale: il "Palladium". 
"E ringraziamo il cielo che c'è e si basa ancora sullo sforzo e l'impegno di tanti volontari. Ma fino a quando?"

Il PGT prevede l'area deputata ad ospitare una multisala, ma deve essere chiaro che la città di Lecco non può restare senza cinema, quindi occorre favorire l'insediarsi di qualsiasi società del settore seria che voglia investire in questo settore, anche in aree diverse da quella prefigurata, ma con un progetto credibile ed economicamente sostenibile. 

"Bisogna fare in fretta altrimenti rischiamo di avere i nostri giovani, gli universitari e le famiglie lecchesi che dovranno fare i pendolari tra Lissone, Monza, le torri bianche di Vimercate e Gallarate per assistere ad una proiezione cinematografica. Questo é il momento giusto per chi voglia investire di farsi avanti, questo é il momento giusto per l'amministrazione comunale di favorire, nei fatti, una progettualità del settore cinematografico evitando mortificazioni e pregiudizi di carattere burocratico" ha poi concluso il rappresentante dell'associazione.

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