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Cronaca

Cittadinanza civica? Per Daniele Nava andrebbe data a imprenditori e lavoratori

L'ex presidente della Provincia non nasconde la perplessità sulla delibera del Consiglio comunale di lunedì scorso: "Il riconoscimento andrebbe dato a coloro che resistono alla crisi economica nonostante tutto".

Non nasconde la perplessità Daniele Nava, sottosegretario regionale in quota al Nuovo Centrodestra, a proposito della delibera del Consiglio comunale di Lecco che concede la cittadinanza civica ai minorenni lecchesi nati in Italia da genitori stranieri, approvata lunedì 15 settembre,


“Ecco l’ennesimo omaggio alla sinistra, un dono che i cittadini, compresi gli elettori del PD, non gradiscono in tempi come questi – esordisce il sottosegretario – In un momento storico in cui abbiamo orde di profughi in arrivo, clandestini che giungono in Italia sulla spinta, da un lato, dei problemi che hanno nei loro paesi e, dall’altro, del califfato dell’Isis… a Lecco, capitale del lavoro, passano idee discutibili come questa”.


Secondo Nava un riconoscimento andrebbe sì dato, ma ai lavoratori e agli imprenditori "lecchesi sì, ma anche italiani in generale, proprio da parte della Lecco capitale del lavoro nonostante tutto. Loro sì che hanno diritto a un segnale forte di sostegno e di vicinanza: ogni giorno mandano avanti, insieme, le aziende, lottano per assicurare il lavoro e la produzione, con il comune obiettivo di resistere nonostante una crisi che attanaglia da anni, una burocrazia asfissiante e tasse sempre più pressanti".


Anche il mancato appoggio di Appello per Lecco, movimento che in Consiglio comunale appoggia la maggioranza di Brivio, per Nava è da interpretare come un segnale: "Conferma come si tratti di un’iniziativa di cui probabilmente non si sentiva il bisogno perché i problemi veri sono ben altri."

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