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Cronaca Viale Tonale

Cinquant'anni di Fnaarc Lecco: al convegno celebrativo si discute il futuro degli agenti di commercio

Al meeting di lunedì è stata analizzata la situazione di questa figura professionale in evoluzione, con uno sguardo al futuro e alle azioni del Governo. Il presidente di confindustria Squinzi: "Il vostro ruolo è strategico".

Si è svolto lunedì 15 settembre, presso l'auditorim della Casa dell'economia in via Tonale, il convegno per il cinquantenario della sezione lecchese della Federazione nazionale associazioni agenti e rappresentanti di commercio, dal titolo "L'agente di commercio: questo (s)conosciuto. La riqualificazione della figura da "viaggiatore" a professionista altamente specializzato".


Il convegno ha riunito una platea attenta e desiderosa di ascoltare le parole dei massimi esponenti della categoria, per conoscere sviluppi e prospettive di questa figura professionale in fase di cambiamento.


Durante il meeting sono stati presentati i risultati dell'indagine svolta su 224 agenti di commercio fra Lecco e Como, che ha puntato i riflettori sulle direzioni da prendere in futuro: puntare su estero, specializzazione, formazione, mentre il dibattito che è seguito ha analizzato i diversi aspetti dell'attuale situazione in cui versa la categoria.


Il presidente della Fnaarc nazionale, Adalberto Corsi, ha ribadito l'impegno al confronto con il Governo per chiedere la cancellazione dell'Irap che grava sugli agenti, mentre Antonio Franceschi, vicepresidente vicario, ha posto l'accento sul recente accordo siglato fra Fnaarc e Confindustria, che porta nuovi vantaggi per gli agenti di commercio.


L'avvocato della Federazione, Agostino Petriello, si è invece soffermato sui contenziosi con le aziende mandanti, rilevando che è necessario migliorare l'assistenza agli agenti da parte della struttura sindacale della Fnaarc in fase di stipula degli accordi con le aziende. Infine il presidente della fondazione Enasarco, Brunetto Boco, ha sottolineato come risanare la cassa previdenziale per gli agenti di commercio sia stato necesario un lavoro approfondito.


"Stiamo vivendo un’epoca di profonda mutazione delle professioni e della rappresentanza: non è una delle tante crisi cicliche. Ma non sono preoccupato degli attacchi che le associazioni stanno subendo - ha commentato Francesco Rivolta, direttore generale di Confommercio, ospite per la prima volta nella sede lecchese - il nostro compito è quello di farci trovare pronti, capendo i problemi degli associati e cercando delle soluzioni. Nella consapevolezza che il sindacalismo tradizionale è superato: non c’è più niente da rivendicare perché sono finiti i quattrini!"


Per quanto riguarda l'azione del Governo, Rivolta ha analizzato la situazione attuale e le riforme annunciate da Renzi: "Ha ragione il premier quando dice che non c’è più tempo da perdere, ma bisogna anche intendersi sulle cose da fare - ha spiegato - il problema è che bisogna ridisegnare il ruolo dello Stato, liberare risorse per l’economia intervenendo finalmente sulla fiscalità, parlare di rilancio dell’occupazione includendo partite Iva e lavoratori indipendenti".


La mattinata si è conclusa con la premiazione di Giuseppe Figini, fondatore della Fnaarc Lecco, al quale è stata consegnata una targa ricordo dal presidente Corsi e da Andrea Secchi, presidente della sezione lecchese. 


Pur impossibilitato a intervenire perché già impegnato in Calabria, anche il presidente di Confcommercio Giorgio Squinzi ha inviato un contributo: "L’industria -queste le sue parole - cuore pulsante del Paese, non potrebbe mai fare a meno del sistema circolatorio, gli agenti di commercio: il vostro ruolo è strategico".

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