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Cronaca Montevecchia

Nel Parco del Curone è tornato il lupo

L'animale avrebbe già azzannato diverse pecore. «Prestare la dovuta attenzione ma senza creare allarmismi, non è pericoloso per l'uomo»

Il lupo è ufficialmente tornato nel territorio del Parco del Curone. Lo ha reso noto Marco Molgora, presidente del parco regionale situato nella Brianza lecchese. «Si tratta di pochi animali, forse addirittura di uno solo, che hanno approfittato del lockdown primaverile per allontanarsi dalle Prealpi comasche ed esplorare nuove aree - ha fatto sapere Molgora in una nota diffusa anche sui canali social del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone - Il territorio del Parco è quindi ora oggetto di attenzione da parte del gruppo di lavoro a cui partecipano tecnici di Regione Lombardia e dell'Ersaf (Ente regionale per lo sviluppo agricolo e forestale) insieme a ricercatori delle università lombarde e Carabinieri forestali, con il coinvolgimento della Polizia provinciale».

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La conferma del ritorno del lupo è arrivata nei giorni scorsi a seguito delle analisi effettuate su alcune pecore al pascolo ritrovate morte. Il lupo (o i lupi) la cui presenza era già stata ipotizzata nel corso dell'estate, avrebbe azzannato una dozzina di ovini di recente. Tracce sarebbero state trovate proprio nella neve fresca caduta da poco. L'animale, ricordano i responsabili del parco, non è comunque pericoloso per l'uomo, ma occorre prestare la dovuta attenzione e adottare misure mirate per tutelare gli allevatori.

Marco Molgora, presidente del Parco: «Ecco i comportamenti corretti da tenere»

«La presenza del lupo non comporta criticità per la responsabile fruizione del territorio del Parco, dal momento che il lupo evita qualsiasi contatto con l'uomo - ha precisato inoltre il presidente Molgora - Per non compromettere tale naturale attitudine è bene ricordare i comportamenti corretti da tenere da parte dell’uomo (e regolati dalla legge): divieto assoluto di ricerca, disturbo, avvicinamento o alimentazione dell’animale, nonché obbligo di tenere i cani al guinzaglio durante le escursioni in aree aperte. L’Ente Parco è ora impegnato a fornire agli allevamenti presenti nel territorio collinare le informazioni utili per prevenire l’attacco agli animali al pascolo e per accedere, in caso di danni accertati, agli indennizzi resi possibili dalle assicurazioni attivate dalla Regione. Ringraziamo gli Enti preposti alla gestione di questa specie che si sono prontamente attivati e chiediamo a tutti i cittadini di evitare azioni o attività che possano intralciare l’azione delle Istituzioni o creare inutili allarmismi e tensioni».

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