Milano, i giovani lecchesi alla performance artistica che inaugura Expo in città
I ragazzi della comunità Il Gabbiano e di Art Station#1 parteciperanno alla costruzione di "La mela reintegrata" di Michelangelo Pistoletto
Ci saranno anche i ragazzi di Lecco a completare la posa dell’opera “Terzo Paradiso - La mela reintegrata” di Michelangelo Pistoletto, nella giornata di domenica 3 maggio.
I Giovani di Art Station#1 Lecco e i ragazzi dell’associazione Il Gabbiano, infatti, coordineranno gli oltre 100 “performer” lecchesi e milanesi provenienti dal liceo artistico Medardo Rosso di Lecco, dal liceo Boccioni di Milano, e dall’ IPSIA di Monza; dalle comunità del Gabbiano di Calolziocorte e Piona, dalla Fondazione Progetto Arca, dall’Associazione Allegro Moderato e dalla cooperativa sociale New Freedom di Milano, nella posa di 200 balle di paglia che andranno a rappresentare la base dell’opera di Pistoletto e su cui i turisti potranno sedersi.
Alta otto metri, larga sette, pesante 13 tonnellate, con una struttura in metallo ricoperta da vera erba, la mela sarà al centro di un enorme segno matematico dell'infinito costituito da balle di paglia, e sarà installata nella centralissima piazza Duomo a Milano dal 3 al 18 maggio.
“La mela reintegrata", è il dono dell'artista Michelangelo Pistoletto, 82 anni, originario di Biella, storico protagonista della corrente dell'arte povera, alla città di Milano in vista di Expo: «Il simbolo della mela attraversa tutta la storia che abbiamo alle spalle - racconta l'artista - partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l'origine del mondo artificiale che si è sviluppato fino a raggiungere le dimensioni totalizzanti di oggi. In questa chiave la mela reintegrata rappresenta l'entrata in una nuova era nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono producendo un nuovo equilibrio planetario».