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Martedì, 30 Aprile 2024
Lutto

Lutto a Lecco: è morto Cesare Fumagalli, ex presidente di Confartigianato

Nato nel 1953, l'uomo era stato scelto per far parte della segreteria nazionale del Partito Democratico nominata da Enrico Letta. Il ricordo di Antonio Rusconi

Lutto a Lecco. Domenica si è spento Cesare Fumagalli, classe 1953, storico segretario generale di Confartigianato Imprese dal 2005 al 2020. Nato in città e laureato in sociologia, era sposato ed era padre di due figli, Michela Cecilia e Federico; per tanti anni aveva vissuto a Oggiono, ma più recentemente aveva fatto ritorno nel capoluogo. Fumagalli era noto per essere stato direttore di Confartigianato Lecco e, successivamente, segretario di Confartigianato Lombardia.

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La nomina nel Partito Democratico

Fumagalli ha lavorato anche per la presidenza della Regione Lombardia ed è stato membro del Board di SmeUnited a Bruxelles, inoltre era stato componente del CdA di Unicredit Banca e della Bcc Alta Brianza. Attivo anche in ambito politico, Cesare Fumagalli faceva parte della segreteria nazionale del Partito Democratico: nel 2021 era stato scelto da Enrico Letta per subentrare al dimissionario Nicola Zingaretti.

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Confartigianato chiude gli uffici

Confartigianato Imprese Lecco onorerà il compianto dirigente, collega e amico osservando il lutto nel pomeriggio di domani, martedì 18 aprile. I nostri uffici di Lecco e delle Delegazioni resteranno chiusi al pubblico per permettere a tutti i collaboratori di poter partecipare alle esequie.

“Il vuoto che Cesare lascia a tutti noi e a me in particolare è indescrivibile - commenta Daniele Riva, presidente Confartigianato Imprese Lecco -. Di Cesare ho solo bei ricordi, i confronti sempre pacati, i preziosi consigli ricevuti. La nostra era un’amicizia concentrata sulla vita associativa, ma so per certo che entrambi abbiamo avuto grande stima l’uno per l’altro. Cesare ha avuto per la mia “carriera associativa” un ruolo importante, a partire dal mio ingresso nel Comitato di Presidenza della Presidenza Redaelli. La sua riservatezza era il suo “marchio”, incuteva quel giusto “timore” e rispetto, ma fondamentalmente ti metteva a proprio agio immediatamente. Sapevo del suo stato di salute, ma la speranza che le cure potessero vincere è sempre stato il primo pensiero. Questo è il momento del dolore per la perdita di un amico che è stato per me un compagno di viaggio in Confartigianato. Buon viaggio e arrivederci Amico mio”.

“Ci sono persone che entrano nella tua vita professionale e personale e con grande naturalezza la dirigono - aggiunge Matilde Petracca, segretario generale Confartigianato Imprese Lecco -. Ho sempre considerato un privilegio aver avuto la fortuna di lavorare con il dottor Cesare Fumagalli, un grande Maestro, capace di visioni ardite anche in tempi fermi. Il tempo è un concetto che tornava spesso nelle nostre conversazioni, il valore del tempo. Coltivare il confronto costante e praticare con dedizione la dote dell’ascolto. Conserverò gelosamente ogni suo insegnamento. Per me ha rappresentato una salda guida da subito, da quando oltre vent’anni fa mi ha scelta e mi ha affidato un compito ben preciso. La precisione nella direzione, il mettere a fuoco obiettivi sempre nuovi ma raggiungibili, la consapevolezza della solitudine di chi conduce. Sono tanti i pensieri che in questi momenti si sovrappongono. Nel suo studio, quando era da noi, aveva diversi manifesti appesi, tra cui uno di Martin Luther King con la sua celebre frase ” I have a dream”. Io sorridevo sempre perché mi sembrava davvero troppo audace. Lui, col suo sorriso canzonatorio, un giorno se ne accorse e disse che bisogna sempre pensare in grande per pensare di poter realizzare qualcosa”.

“Provo un dolore profondo per la perdita di un uomo straordinario, un vero amico che mi ha insegnato i veri valori associativi - conclude Vittorio Tonini, segretario generale aggiunto di Confartigianato Imprese Lecco -. Una persona con una visione innovativa del mondo delle imprese, che conosceva in ogni dettaglio. Grazie Cesare per avere condiviso insieme tante battaglie… Sarai per sempre un esempio di vita”.

Il saluto di Alessandra Hofmann

“Il nostro territorio - commenta Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco - perde una persona di grande valore: Cesare Fumagalli ha rappresentato infatti un solido punto di riferimento per il mondo delle imprese artigiane, ricoprendo ruoli prestigiosi a livello provinciale, regionale e nazionale. Nel corso della sua attività lavorativa e associativa ha dato un contributo importante alla crescita del sistema Lecco e si è fatto conoscere e apprezzare anche fuori dai confini provinciali. La nostra comunità provinciale gli è riconoscente per la preziosa eredità umana e professionale che ci ha lasciato”.

Il ricordo di Antonio Rusconi

La scomparsa di Cesare Fumagalli priva non solo il territorio di Lecco di una delle menti più lucide, ma anche il Paese di cui è stato un indubbio protagonista. Altri, meglio di me, ricorderanno l’impegno qualificato e competente prima, giovanissimo, in Regione Lombardia, nella segreteria del presidente lecchese Cesare Golfari, poi all’Unione Artigiani, a Lecco, a Milano e dal gennaio 2005 come segretario generale di Confartigianato, carica mantenuta ininterrottamente fino a due anni fa e, infine, con Enrico Letta, a cui era legato da lunga amicizia, nella Segreteria del PD nazionale.

A lui va il merito, partendo dal nostro territorio, di aver recuperato e valorizzato lo straordinario ruolo del mondo artigiano e della piccola e media impresa, secondo quel concetto "glocal" che teneva  insieme la dimensione del lavoro globalizzato e quello del territorio locale. Proprio a questo tema aveva dedicato lo scorso anno il libro "Piccola impresa, indicativo futuro: l'intelligenza del polpastrello".

È stato senz'altro un leader del "sistema Lecco", in un gruppo che aveva Vico Valassi come riferimento, capace d'intervenire solo quando c'era una proposta o un progetto importante. D'altra parte, con l'amicizia schietta che lo caratterizzava, era il consiglio efficace e diretto che mi aveva dato, da componente della Direzione uscente, all'indomani della mia nomina a segretario provinciale della DC di Lecco il 12.10.1992: “Non è necessario fare un comunicato stampa tutti i giorni, importante è intervenire con un'idea che faccia riflettere”.

E la sua amicizia, la sua generosità era nota: ricordo uno splendido confronto tra Cesare e Pietro Ichino su "Il lavoro diviso" a Valmadrera, sulla necessità di un approccio innovativo a questo tema. Ricordo soprattutto, con commozione, il fatto che a tutte e sei le candidature della lista comunale di "Progetto Valmadrera", lui è sempre intervenuto a iniziative pubbliche, compresa l'ultima, arrivando direttamente da Cagliari.

Poi vi è stato il periodo della malattia, imprevisto, con una sofferenza fisica e morale silenziosa, ma senza mai arrendersi: sentiva di poter dire e dare ancora qualcosa di importante alla vita, soprattutto alla parte più cara, la sua famiglia, la moglie, i suoi figli, i suoi nipoti.

Ci siamo ritrovati a un paio di pranzi riservati a vecchi amici e nell'ultimo ci ha sorpreso, parlando a braccio per mezzora del nuovo libro che stava scrivendo e delle urgenze che il territorio di Lecco doveva affrontare, unito nelle diverse forze politiche per rispondere ai temi fondamentali e ricostruire l'idea del "sistema Lecco" e dell'orgoglio della nostra autonomia: un impegno che da domani coinvolge tutti e ognuno di noi per rispettarlo.

Scrive Pavese nei "Dialoghi con Leucò": “L'uomo mortale non ha che questo di immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia”. In questo Cesare ci lascia una grande eredità.

Antonio Rusconi
Sindaco di Valmadrera

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