Omicidio di Torre de' Busi: in manette Roberto Guzzetti
«Un plauso ai militari, che hanno collaborato alla risoluzione di un mistero dai connotati di enorme difficoltà», il commento del Procuratore della Repubblica
È stato tradito dalle impronte digitali, Roberto Guzzetti, 59 anni di Lecco, il presunto omicida di Maria Adeodata Losa, barbaramente uccisa - giovedì 9 giugno - a Sogno, frazione di Torre de' Busi.
I carabinieri hanno arrestato il Guzzetti nella notte, spiega il Sostituto Procuratore, dottor Paolo Del Grosso, poi - in mattinata - il GIP del Tribunale di Lecco ha convalidato il fermo.
«Dopo il ritrovamento, in data 11 giugno, sono iniziate indagini molto celeri, che non hanno trascurato alcuna pista, e che si sono concentrate su personaggi di interesse investigativo, tra i quali Roberto Guzzetti», ricostruisce Del Grosso.
I militari, poi, anche sulla base di alcune dichiarazioni dei familiari della Losa (piccoli dissidi di vicinato), lo hanno convocato in qualità di persona informata sui fatti. «Guzzatti - prosegue Del Grosso - ha detto di non essersi mai recato nell'abitazione delle sorella Losa ed ha fornito, spontaneamente, le impronte digitali, subito trasmesse ai RIS di Parma».
La scientifica - in tempo reale - ne ha dato responso significativo ed univoco con le impronte rilevate nelle macchie di sangue, appartenenti alla vittima, rinvenute sulla tovaglia cerata della cucina, luogo del delitto.