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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Casatenovo

Spacciavano droga tramite i social network, cinque giovani brianzoli coinvolti in operazione antidroga a Monza

La rete di spaccio utilizzava Facebook e Whatsapp come canali di comunicazione: gli "ordini" venivano trasmessi tramite le emoticon

Contattavano i pusher tramite Facebook e Whatsapp, indicando il tipo di droga e le quantità senza usare parole, ma con le "emoji", le emoticon utilizzabili nei due sistemi di messaggistica.

Questa la modalità di comunicazione dei giovani clienti del giro di spaccio sgominato martedì 17 marzo, in una maxi operazione eseguita in contemporanea in 25 comuni e 6 province, che ha visto impegnati 200 uomini e la collaborazione fra la Questura di Monza e altri uffici di polizia, fra cui la Questura di Lecco, al termine di una indagine avviata dopo il ricovero di una giovanissima studentessa di Triuggio (Mb), intossicata dalla droga nel gennaio 2014 durante una serata in discoteca.

Tredici misure di custodia cautelare (di cui 8 in carcere), e 49 decreti di perquisizione che hanno portato, come riporta MonzaToday, al sequestro di marijuana, hashish, mdma, cocaina, ketamina, "francobolli" imbevuti di Lsd, banconote false e 10mila euro in contanti ricavati dallo spaccio, fino a una piccola serra per la coltivazione in casa della cannabis e a una confezione di patatine dotata di doppiofondo, utilizzata per nascondere e trasportare la droga.

Nei guai giovanissimi pusher, tutti italiani e insospettabili, provenienti da famiglie senza difficoltà economiche o situazioni gravi: i giovani dello "Sballo 2.0", questo il nome dell'operazione, vendevano la droga ai coetanei in discoteca, ma anche nei corridoi delle scuole superiori. Fra loro tre giovani di Casatenovo, una 23enne di Rogeno e un 20enne di Monticello Brianza.

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