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Cronaca

Comportamenti aggressivi pure contro gli operatori dei bus sostitutivi

L'appello di Confartigianato ai prefetti dopo gli episodi pericolosi segnalati sui mezzi sostitutivi dei treni della tratta Lecco-Sondrio: "Serve più sicurezza"

Non solo treni. Non c'è pace nè sicurezza neppure sui bus sostitutivi della tratta lecchese. Nei giorni scorsi sono infatti giunte a Confartigianato Sondrio numerose segnalazioni da parte delle imprese che operano nei servizi di trasporto sostitutivi del treno sulla tratta Milano-Lecco-Sondrio-Tirano in merito a fenomeni di aggressività e situazioni di pericolo a danno degli operatori dei mezzi. Le corse sono dei bus sono state organizzate in particolare lo scorso weekend tra venerdì e domenica e verranno replicate per altri due fine settimana di febbraio a causa di lavori infastrutturali lungo la linea ferroviaria da parte di Rfi.

"Gli operatori professionali - fa sapere confartigianato Sondrio - hanno chiesto all’associazione di attivarsi affinché siano poste in essere azioni e misure per contrastare i fenomeni di aggressività che hanno coinvolti gli operatori professionali e che rischiano se non arginati di coinvolgere gli stessi utenti dei servizi".

"Clima di insicurezza, servono azioni concrete"

Una richiesta che Confartigianato ha girato prontamente al prefetto di Sondrio Roberto Bolognesi e a quello di Lecco Sergio Pomponio in una lettera in cui si chiede che vengano poste in essere azioni per tutelare l’incolumità e la sicurezza con particolare riferimento alle aree di arrivo e partenza dei mezzi e lungo le tratte interessate dai bus sostitutivi delle corse ferroviarie serali e notturne.

"L’allarme e la preoccupazione nascono soprattutto sui bus sostitutivi dovuti ai lavori di manutenzione della rete ferroviaria delle tratte sulla linea Milano, Lecco, Sondrio e Tirano - confermano i portavoce di Confartigianato - Le preoccupazioni degli operatori fanno seguito alle aggressioni e ai comportamenti intimidatori accaduti sia nei piazzali esterni delle stazioni sia all’interno dei mezzi di trasporto, creando un clima di insicurezza diffuso tra gli utenti e tra il personale, che è sempre meno disponibile a svolgere questi turni di servizio".

"Rischi concreti"

"I rischi concreti sono da un lato quelli relativi alla sicurezza dei viaggiatori, sia nelle fasi di attesa negli stalli sia nel corso del tragitto sui mezzi, dall’altro la disponibilità degli autisti che si rifiutano di svolgere il servizio per comprensibili timori per la propria incolumità. Confartigianato si è rivolta alle Prefetture di Sondrio e Lecco nella convinzione che la sicurezza e l’incolumità sono valori imprescindibili che spetta solo ed esclusivamente alle autorità preposte, preservare e garantire".

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