"Per non perdere la memoria" con il gruppo Cultura insieme di Calolzio
"Per non perdere la memoria. Medicina e Nazismo. Quando le scienze mediche erano al servizio di un’ideologia". Questo il titolo dell'incontro che verrà proposto venerdì 26 gennaio alle ore 20.45 nella sala del Banco credito di Carate Brianza in via Bergamo 1/A a Calolziocorte. L'iniziativa è promossa dal gruppo Cultura Insieme di Calolziocorte e vedrà l'intervento del dottor Roberto Maggi, docente di fisiologia all’Università degli Studi di Milano.
"Contro tutte le violenze e contro le distruzioni e gli eccidi che i venti di guerra stanno causando in Paesi e popoli a noi vicini mettendo a rischio la pace nel mondo - scrivono i promotori dell'iniziativa - il Gruppo Cultura Insieme di Calolziocorte, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio e della Giornata del Ricordo del 10 febbraio, organizza nella serata di venerdì 26 gennaio l’incontro 'Per non perdere la memoria' al quale invitiamo tutti i partecipare".
Medicina e Nazismo. Quando le scienze mediche erano al servizio di un’ideologia
La presentazione del tema. Negli anni Venti veniva pubblicato il libro “Il permesso di annientare vite indegne di vita” nel quale si teorizzava il dovere per uno stato di eliminare tutti coloro che fossero un peso per la nazione: disabili e invalidi. Qualche anno dopo, durante la dittatura nazista questo diventa realtà nelle cliniche e nei campi di concentramento.
La prima guerra che Hitler dichiara è proprio la guerra ai disabili, con l’approvazione già nel luglio del 1933 di una legge "sulla protezione della salute ereditaria" che prevede la sterilizzazione forzata di tutti i cittadini giudicati di basso "valore genetico": dai sordomuti ai ciechi, dagli schizofrenici agli alcolisti.
E col passare del tempo la guerra alle persone malate e quella, ugualmente crudele, alle razze giudicate inferiori, diventano sempre più intense. Con queste pratiche, rinnegando il principio fondamentale della medicina, i medici in quegli anni scrivono le pagine più nere della scienza del Novecento. Per non perderne la memoria.