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Notizie Calolziocorte / Via Mazzini Giuseppe

I Volontari del Soccorso cercano un direttore sanitario e un nuovo presidente

Continua il prezioso impegno dell'associazione di Calolzio sul territorio. Ma urge trovare un medico per visite e mansioni interne. Intanto Roberto Carsana annuncia che non si ricandiderà nel direttivo: occorre quindi scegliere un'altra guida

I Volontari del Soccorso di Calolziocorte cercano con urgenza un nuovo direttore sanitario. Presto verrà infatti rinnovato il direttivo giunto alla sua naturale scadenza triennale e anche se il medico attuale, il dottor Dario Brini, ha dato la propria disponibilità a continuare nel proprio incarico fino all'individuazione del suo successore, il ruolo rimarrà presto scoperto visto che il diretto interessato non potrà proseguire a lungo per impegni personali e professionali.

Per l'associazione quella del direttore sanitario è una figura indispensabile, come spiegato da una delle colonne dell'associazione, il dottor Cristiano Bonacina, e dal presidente Roberto Carsana che a sua volta ha annunciato la decisione di non ricandidarsi come presidente, pur rimanendo in modo attivo come volontario all'interno del sodalizio a cui è molto legato e nel quale opera con impegno e passione dal 1975. I due hanno tenuto oggi una conferenza stampa per illustrare il problema del direttore sanitario, facendo anche il punto sull'impegno profuso - e ancora in corso - da parte dei volontari durante l'emergenza Covid.

Sulla carta se non si dovesse trovare un direttore sanitario l'associazione rischierebbe perfino di chiudere. Ma si tratta di un'ipotesi non solo gravissima, ma al momento abbastanza remota. Certo, il problema va risolto, trovando la disponsiblità di un nuovo medico che possa dedicare parte del suo tempo ai Volontari del Soccorso. L'ideale sarabbe un medico di base a partita Iva e non direttamente legato da un contratto di lavoro subordinato ad un'azienda ospedaliera, oppure un medico in pensione.

Soccorso Calolzio-2

«Rispetto a qualche anno fa la normativa è diventata più complessa - ha spiegato Cristiano Bonacina - Io stesso, dopo aver fatto a lungo il volontario all'interno dell'associazione, ne sono poi diventato direttore sanitario. Ruolo che ho ricoperto fino al 2018, poi, per motivi personali e soprattutto professionali non ho più potuto continuare pur rimanendo socio del gruppo. In qualità di medico dipendente di un ospedale, in base ai regolamenti che parlano anche di carichi di lavoro e possibili conflitti di interesse, ho dovuto cedere l'incarico. Il dottor Brini è stato a sua volta molto disponibile, ma ora siamo di nuovo nella necessità di individuare un altro professionista».

Il tema verrà approfondito nell'assemblea dei Volontari in programma il prossimo 17 ottobre, durante la quale sarà votato anche il nuovo direttivo che sarà poi chiamato a scegliere il nuovo presidente. «Abbiamo già sondato alcuni medici nel Calolziese, ma non è semplice trovare un direttore sanitario, soprattutto nell'ultimo periodo - ha proseguito Carsana - Tra i compiti principali di questa figura ci sono quelli di effettuare le visita mediche ai nostri volontari con cadenza massima biennale. In totale sono 309 persone, ed è quindi un impegno significativo. E poi ancora diversi incarichi tecnici e formali, il compito di concedere (o meno) il via libera a deterninati interventi assistenziali, la verifica delle condizioni medico sanitarie interne alla sede anche in merito all'utilizzo delle attrezzature e dei Dispositivi di Protezione inviduale».

Due nuovi mezzi per i Volontari del Soccorso di Calolzio

Cristiano Bonacina ha quindi aggiunto: «La legge impone di avere almeno un direttore sanitario all'interno di un'associazione come la nostra, anche se in base allo statuto dovremmo averne tre. Intanto lanciamo un appello pubblico per chiedere ai medici disponibili o interessati di contattarci per coprire un incarico. Come associazione siamo pronti anche a valutare un compenso per questa figura, dato il compito importante che ricopre».

«Un sentito grazie ai tanti calolziesi che ci hanno aiutato durante l'emergenza covid»

Nell'ultimo periodo l'associazione ha anche dovuto assumere due persone per i turni diurni. «Andando in pensione ad un'età più avanzata e avendo tutti meno tempo a disposizione purtroppo ci sono meno volontari durante il giorno - ha ricordato Carsana - Nonostante ciò siamo sempre riusciti a garantire tutti i servizi, dagli interventi per coprire le emergenze in accordo con Areu, al trasporto dei dializzati fino ai servizi prenotati e a quelli convenzionati con i Comuni per l'assistenza ad anziani o disabili che necessitano di essere accompagnati in luoghi di cura». Si tratta di centinaia di importantissimi servizi svolti ogni anno a favore dei Comuni della Valle San Martino, dell'Olginatese e non solo. Da inizio 2020 a oggi sono già 4.893.

Roberto Carsana-2

Il presidente ha quindi voluto ringraziare i tanti cittadini, aziende e realtà locali che sono stati vicini all'associazione in questo delicato periodo di pandemia. «Dalle donazioni tramite il nostro Iban, alla consegna di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, sono stati davvero in tanti ad aiutarci. Gesti concreti, e anche vicinanza morale. Grazie davvero a tutti, la popolazione ha capito le difficoltà che anche noi Volontari abbiamo dovuto affrontare in termini di tempo, sanificazioni, attenzione massima a ogni servizio. Continueremo a dare il massimo sperando che la battaglia contro il Covid possa essere vinta al più presto. Ma ora nessuno deve abbassare la guardia».

Carsana: «Voglio dedicare più tempo alla famiglia. Resterò comunque operativo come volontario nell'associazione alla quale sono legato dal 1975»

A margine della conferenza stampa Carsana ha anche reso nota la scelta di non volersi più ricandidare come presidente dei Volontari al termine di questo suo mandato che scadrà appunto nelle prossime settimane. «Questo incarico è diventato davvero molto impegnativo anche dal punto di vista del tempo impiegato - ha precisato il diretto interessato - Ora vorrei dedicare un po' più di tempo alla mia famiglia e credo sia anche giusto favorire un'alternanza. Ovviamente resterò all'interno dell'associazione alla quale sono da sempre molto legato, continuando il mio impegno come volontario nello svolgere i servizi».

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