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Nel 2023 / Centro storico / Piazza Armando Diaz

Dehors e tavolini, regolamento valido fino alla fine dell'anno: c'è la proroga

Il Comune di Lecco ha recepito quanto descritto del decreto-legge approvato il 23 settembre

Tavolini e dehors di Lecco, il regolamento non cambia. La conferma, sollecitata anche da Confcommercio, è stata data dal Comune di Lecco: l'amministrazione ha recepito fornite attraverso le indicazioni del Decreto auti ter approvato venerdì 23 settembre a Roma, confermando così al 31 dicembre 2022 delle attuali occupazioni di suolo pubblico per bar e ristoranti, comprese “le estensioni già concesse in ragione del periodo pandemico”. Si legge in una nota diffusa da Palazzo Bovara.

Il Suap “provvederà pertanto, già nelle prossime ore, a rinnovare d'ufficio la concessione a ciascun pubblico esercizio, ricordando tuttavia agli esercenti la necessità di comunicare eventuali modifiche sia nei metri quadri utilizzati, sia nel numero di giorni richiesti. Infine, alla luce delle richieste già pervenute nelle ultime settimane - conformemente al nuovo regolamento che disciplina l'occupazione del suolo pubblico - ciascun pubblico esercizio, che ha presentato la richiesta, verrà contattato dagli uffici per salvaguardare le richiesta già prodotte e modificarne la decorrenza a partire dal 1 gennaio 2023”.

Le richieste degli esercenti

“Arriva la proroga fino a fine anno della possibilità per bar e ristoranti di realizzare dehors e pedane all'aperto”. Così, poche ore dopo l'approvazione del decreto, si era espressa Confcommercio Lecco. Il nuovo articolo, rispetto alla bozza entrata in Consiglio dei Ministri, estende al 31 dicembre 2022 l'applicazione delle disposizioni decise nel 2020 per il Covid, che consentono la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e spazi aperti di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni.

Apprezzamento per la proroga è stato espresso proprio da Confcommercio Lecco. “Questa norma supera i regolamenti comunali: pertanto gli spazi previsti per l’occupazione del suolo pubblico devono essere prorogati automaticamente fino al 31 dicembre 2022 - spiega il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva - In particolare penso al Comune di Lecco che ha stabilito invece nuove regole a partire dall’1 ottobre: chiediamo che si adotti subito la proroga stabilita dal Governo. Si tratta di un provvedimento importante che condividiamo in pieno e che consentirà alle imprese di affrontare meglio un periodo che si preannuncia critico sia per l'aumento dei costi energetici, che per l'annunciato rallentamento dell'economia”.

La questione tavolini e dehors

Cattaneo e la maggioranza del Comune di Lecco hanno tirato dritti, a marzo, sulla questione dei tavolini in centro città e negli altri rioni, approvando il nuovo e discusso regolamento. Il provvedimento, che tocca soprattutto piazza XX Settembre, piazza Cermenati e le aree adiacenti al centro storico: le nuove regole sarebbero dovute entrate in vigore alla fine di questo settembre, invece se ne riparlerà a inizio 2023.

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Giovanni Cattaneo

Tra le novità sostanziali che toccheranno le aree ci sono quelle relative alle strutture di arredo (massimo un anno) e ai dehors che potranno esservi collocati (1-5 anni). La Commissione paesaggistica, recentemente nominata, avrà il compito di verificare le varie installazioni prima di concedere l'utilizzo degli spazi; in quelle aree, inoltre, saranno installate delle borchie metalliche per delimitare gli spazi e scoprire in fretta gli eventuali abusi di suolo pubblico. Le richieste di occupazione del suolo pubblico sono 315 ogni anno, di cui 22 che arrivano dal centro storico.

Lavoratori sul piede di guerra

A suo tempo i dipendenti degli esercizi pubblici di Piazza XX Settembre e Piazza Cermenati hanno preso carta e penna per indirizzare una lettera aperta all'Amministrazione comunale e alla città di Lecco, nella quale esprimono forti preoccupazioni. La lettera è stata accompagnata da più di trenta firme.

"Abbiamo voluto scrivere questa lettera per far sentire anche la nostra voce - spiegano - Abbiamo letto sui giornali locali che il Comune dl Lecco intende regolamentare lo spazio pubblico destinato ai pubblici esercizi. Da quanto letto, regolamentare lo spazio pubblico significa rldurre il numero dei tavoli esterni ai locali. Questa eventualità ci preoccupa, perché significa che le imprese per cui lavoriamo subiranno una riduzione di fatturato, che comporterà una riduzione dei costi, e in particolare quelli del personale. Quindi qualcuno di noi sicuramente perderà il posto di lavoro. Dopo due anni di pandemia, durante la quale siamo stati messi in cassa integrazione con lo stipendio dimezzato e, per alcuni di noi, con famiglie da mantenere, affitti e/o mutui da pagare, credevamo che il periodo più buio fosse passato. Purtroppo potrebbe non essere così. Adesso rischiamo il posto di lavoro: non per cattiva gestione delle imprese da parte dei datori di lavoro, ma per un provvedimento del Comune in nome di non sappiamo cosa".

Per i dipendenti di bar e ristoranti lecchesi mancherebbe un motivo credibile dietro la ventilata razionalizzazione degli spazi. "Sono anni che lavoriamo e serviamo i lecchesi e nessuno si è mai lamentato dei tavolini nelle piazze - prosegue la missiva dei lavoratori - Questa ci sembra una scusa bella e buona per giustificare un intervento fine a se stesso, senza una vera ragione logica. Sembra che noi, lavoratori occupati nei bar e ristoranti, siamo invisibili, nessuno si accorge della nostra presenza. Leggendo i giornali non abbiamo letto prese di posizione del sindacato sulla questione. Nemmeno un semplice interessamento. Poi si lamentano che pochi di noi "hanno la tessera", anche loro non si accorgono di noi. Eppure, qualcuno di noi, nelle piazze, lavora ln imprese con 20 dipendenti".

I dipendenti dei pubbllci esercizi di Piazza X Settembre e di Plazza Cermenati promettono battaglia. "Non possiamo far altro che sperare che il sindaco e tutto il Comune ci ripensino e che tornino sui propri passi - chiosano - Ma non resteremo fermi. Faremo tutto il possibile per difendere il nostro posto di lavoro".

Tavolini in centro: le vie e le regole

Il testo, valido su tutto il territorio comunale, disciplina il rilascio di autorizzazioni e concessioni per le occupazioni di suolo pubblico con strutture di arredo di carattere temporaneo e dehors. Tre le novità principali l’individuazione di spazi ben definiti per gli ambiti del centro di Lecco, in particolare piazza XX Settembre, piazza Mario Cermenati e per la prima volta i vicoli adiacenti. Gli spazi destinati all’occupazione delle due piazze del centro saranno opportunamente delimitati da elementi visibili a terra per garantire sempre uno spazio libero di almeno 5 metri per il transito dei mezzi di soccorso e la fruibilità dei pedoni.

La seconda novità riguarda lo snellimento dell’iter di autorizzazione: le occupazioni di suolo mediante strutture di arredo avranno durata massima di 1 anno (rinnovabili previa richiesta di nuova autorizzazione/concessione) mentre le occupazioni mediante posa di dehors dovranno essere richieste per un periodo non inferiore all’anno e con una durata massima di 5 anni. Terzo elemento per fare ordine nelle richieste: vengono individuate le caratteristiche generali delle strutture di arredo e dei dehors così da inserirsi in modo coerente con il paesaggio e il contesto ambientale, nel rispetto della quiete pubblica e del decoro urbano, introducendo anche le relative sanzioni per chi compie abusi. 

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