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La Conferenza delle Donne Democratiche di Lecco a Congresso: nominata la nuova Portavoce provinciale

Sabato 20 gennaio, si è tenuta l’assemblea della Conferenza delle Donne Democratiche di Lecco volta all’elezione della nuova Portavoce provinciale, Veronica Tentori

Nella giornata di sabato 20 gennaio, presso il Centro Fatebenefratelli di Valmadrera, si è tenuta l’assemblea della Conferenza delle Donne Democratiche di Lecco volta all’elezione della nuova Portavoce provinciale, Veronica Tentori.

Ad aprire il Congresso sono le incisive e commoventi parole tratte dalla poesia di Cristina Torre Cáceres “Se domani non torno” recitata da Irene Riva, componente della Conferenza delle Donne Democratiche di Lecco.

Ad intervenire Irene Riva, componente della Conferenza delle Donne Democratiche di Lecco, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

Ad introdurre l’assemblea è stata la Presidente dell’Assemblea congressuale CDD della provincia di Lecco, Patrizia Riva che ribadisce con forza l’importanza delle battaglie politiche nelle quali le donne si cimentano, ringraziando la portavoce uscente Monica Piva per l’impegno profuso sino ad oggi e la forza grazie alla quale la Conferenza è oggi presente nel nostro territorio.

La Presidente dell’Assemblea congressuale Patrizia Riva, ricorda anzitutto il ruolo e l’importanza della Conferenza delle Donne Democratiche, una rete di donne, iscritte e simpatizzanti del Partito Democratico, che operano in sinergia, dando vita ad iniziative che riguardano il contrasto alla violenza di genere e la promozione delle pari opportunità in ambito economico, politico e sociale. Inevitabile è poi citare il tema più che mai attuale dei femminicidi: "Più aumenterà l’autonomia delle donne più ci saranno femminicidi creati da uomini che non sanno rispettare i no delle donne”, sottolinea Patrizia Riva.

Le donne, infatti, hanno costruito una reazione politica, reazioni di contrasto alla violenza. Le nuove generazioni di donne si pongono oggi in modo diverso, più libero, atteggiamento che negli uomini suscita una reazione violenta, come certificano i numeri dei femminicidi e delle violenze domestiche. Gli uomini non accettano il comportamento più libero e di maggior autonomia che sempre più donne hanno.

“Le condizioni socio-culturali entro cui si sviluppa il femminicidio sono molteplici - ricorda Riva - Primo fattore è quello economico che impone oggigiorno numerosi limiti all'autonomia delle donne la cui parità salariale e le pari opportunità nell’accesso alle professioni rimangono un gap dal difficile contrasto; altri fattori sono poi la mancanza di servizi sociali che costringe le donne a stabilire il loro ruolo all’interno della società decidendo tra opportunità lavorative/carrieristiche e famiglia, a contribuire alle disuguaglianze di genere è poi una cultura di governo Dio-Patria-Famiglia con leggi di bilancio che prevedono sgravi fiscali il cui provvedimento risulta irrisorio e di pura ‘facciata’.”

L’obiettivo è dunque quello di elaborare proposte che possano essere discusse nelle sedi istituzionali, grazie anche al supporto delle amministratrici locali, Consigliere Regionali e Parlamentari collegate alla Conferenza.

Il pubblico, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

A prendere parola è poi il segretario del Circolo del Partito Democratico di Valmadrera, Eugenio Carnazza, che ricorda l’importanza di questa “battaglia democratica” al contrasto delle disuguaglianze di genere. Una battaglia la cui democrazia viene spesso attaccata da movimenti integralisti ed estremisti, ai quali il Partito deve rendere contrasto.

A proseguire è poi il segretario della Federazione provinciale del Partito Democratico, Manuel Tropenscovino, che ribadisce con forza l’importanza delle battaglie politiche alle quali le donne, ieri come oggi, si cimentano.

“Relegare le battaglie dalle donne al solo genere femminile, dimenticando che sono in realtà battaglie che oggi, come in passato, legano l’intera società, è un grave errore. Compito nostro è dunque quello di portare avanti una “battaglia democratica di sistema” che quindi comprenda ogni aspetto di questa battaglia culturale, economica, sociale e politica a contrasto della politica estremista che oggi governa il nostro Paese. Il Partito Democratico tutto deve infatti dare piena rappresentanza a queste battaglie e farsi portavoce attivo nella politica di genere. ”

L'intervento di Manuel Tropenscovino, segretario della Federazione provinciale del Partito Democratico, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

A proseguire è poi Pietro Radaelli, segretario dei Giovani Democratici della Provincia di Lecco.

"Quella con la Conferenza delle Donne Democratiche è una sinergia importante che come GD abbiamo intenzione di portare avanti. Lo sguardo femminile è sempre più fondamentale, un punto di vista di genere senza il quale persino le mie esperienze politiche sarebbero state "incomplete". Una "completezza" che in un Partito Progressista vi deve sempre essere."

L'intervento di Pietro Radaelli, segretario dei Giovani Democratici della Provincia di Lecco, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

A proseguire è poi la portavoce regionale delle Donne Democratiche della Lombardia, Diana De Marchi.

“Aspetto fondamentale al quale la Conferenza delle Donne Democratiche deve riuscire a dare voce è quello di uno sguardo femminile che sia capace di contrastare la cultura patriarcale che oggigiorno domina la nostra società. Uno sguardo femminile che anche nel nostro Partito divenga “strutturato”, ciò a partire dall'adozione di un linguaggio di genere in grado di sradicare qualsivoglia disuguaglianza vi sia oggi all’interno e fuori del nostro Partito. Una Conferenza che debba essere in grado di dare alla nostra Segretaria la forza per affrontare le battaglie di genere che si trovano oggi in un contesto storico che ci vede opposte ad un sistema di governo fortemente patriarcale.”

L'intervento di Diana De Marchi, portavoce regionale delle Donne Democratiche della Lombardia, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

A prendere parola è poi Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale, che ribadisce con forza quanto sia fondamentale elaborare proposte che possano essere discusse nelle sedi istituzionali, senza dimenticare la battaglia di prevenzione culturale alla quale il Partito tutto deve dare prosieguo.

L'intervento di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale PD, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

A chiudere il congresso è la neo eletta Portavoce provinciale Veronica Tentori che, nel presentare le linee programmatiche della propria mozione, evidenzia il ruolo politico e sociale della Conferenza.

Interviene la neo eletta Portavoce Provinciale Veronica Tentori, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

“La Conferenza delle Donne Democratiche è una realtà dinamica e autonoma, contraddistinta da una forte missione focalizzata sulla promozione di modelli femminili e progetti di cambiamento volti al raggiungimento della parità di genere. E' la casa di tutte le femministe con una visione inclusiva delle differenze e con la voglia di mettersi in gioco, con le donne e per le donne, per la crescita dell'intera società. Un movimento che per propria vocazione deve alzare la voce per tutte le donne che non hanno voce: una voce indispensabile per la costruzione di un futuro equo, di prosperità e successo per tutti.”

La neo eletta Portavoce provinciale, Veronica Tentori, credito fotografico: Valentina Codurelli-2

“La Conferenza delle Donne Democratiche - prosegue Tentori - potrà mantenersi vitale ed incisiva solo se saprà generare la linfa per portare avanti la rivoluzione culturale necessaria affinché la parità possa affermarsi in ogni ambito della vita politica, sociale ed economica dell'Italia. Tutto questo lavoro della Conferenza dovrà diventare patrimonio del Partito Democratico nel suo complesso, auspicando che un giorno possa costituirsi prassi consolidata.”

Il pubblico, credito fotografico: Valentina Codurelli (2)-2

Alcune componenti della Conferenza delle Donne Democratiche di Lecco

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