"No ai tagli di contributi e servizi ai caregiver di familiari con gravi disabilità"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Gerolamo Fontana, presidente della Uildm di Lecco, papà di Fabrizio, testimonial di Telethon, nonchè uno dei coordinatori della maratona provinciale a sostegno della ricerca contro le malattie genetiche. Fontana si unisce alla protesta dell'associazione Aisla contro il taglio dei sussidi per i caregiver famigliari.
"È inutile negarlo, c’è della cattiveria nella decisione della giunta di Regione Lombardia, e in misura anche maggiore da parte del Governo nazionale, che a dispetto di tanti (troppi) pronunciamenti in favore delle famiglie e della sbandierata eccellenza dei servizi in favore delle disabilità, hanno tagliato sulle Misure B1 e B2 relative al sostegno dei caregiver familiari con persone affette da disabilità gravissime".
"C'è anche un grave e progressivo impoverimento dei servizi territoriali"
"A partire dal 1° giugno 2024 - scrive Gerolamo Fontana - più di settemila situazioni con gravissima disabilità che vivono in Lombardia vedranno decurtare da 650 a 400 euro mensili il proprio contributo per l’assistenza domiciliare. Una situazione analoga riguarderà ulteriori diecimila persone con grave disabilità, che ricevono contributi per la loro assistenza da parte dei Comuni. La scusa è semplice e l’abbiamo sentita mille volte: le risorse tolte immediatamente alle famiglie serviranno a potenziare in futuro i servizi. Quando mai se in questi anni abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento di tutti i servizi territoriali?"
"Ancora una volta le famiglie con persone gravemente disabili, che già oggi vivono una situazione estremamente problematica, saranno lasciate sole e con poche risorse. I servizi pubblici a sostegno di queste persone sono attualmente pesantemente sotto finanziati e ritenere che possano, anche se potenziati, sostituire l’impegno h24 di un caregiver è pura irresponsabilità. Guardiamo in faccia la realtà. Come giustamente ha sottolineato la Ledha chi si occuperà della progettazione, programmazione e implementazione di questi servizi? I servizi sociali comunali che già oggi stentano a sostenere il carico lavoro, anche solo amministrativo, causato dalla proliferazione di nuove misure?"
"Stiamo parlando di migliaia di famiglie lombarde già duramente provate"
"Chi avrà il tempo di incontrare e parlare con queste persone e i loro nuclei familiari, molti dei quali oggi sconosciuti ai servizi sociali comunali, per capirne le caratteristiche, le esigenze e le richieste? - si chiede ancora l'esponente di Telethon Lecco - E con quale personale saranno gestiti questi servizi, dato che già oggi si fatica a trovare educatori, operatori socio sanitari e altre figure qualificate previste per l’assistenza domiciliare e scolastica? Questa decisione sarebbe profondamente ingiusta anche se ad essere lasciata in grande difficoltà fosse una sola persona affetta da gravissima disabilità, ma qui stiamo parlando di migliaia di famiglie già duramente provate".
"Solo in Regione Lombardia più di 7.000, di queste 1.000 con la Sla. Se poi la delibera della Regione Lombardia è stata molto solerte a recepire il piano per la gestione del Fondo nazionale per la non autosufficienza 2024 che, come previsto dal Piano nazionale, prevede tagli ai contributi per i caregiver familiari, è facile immaginare quante siano le persone colpite in tutto il Paese. Quindi, come già fatto dalle associazioni come la Ledha, Aisla e tante altre che si stanno mobilitando, chiediamo alla Regione Lombardia e al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali di sospendere l’entrata in vigore dei provvedimenti e convocare un tavolo di confronto per affrontare soluzioni più coerenti a quelle di un paese civile".