Beatrice Colli è sempre straordinaria: argento nel boulder
La giovane atleta lecchese conferma le proprie abilità in una specialità che non sta allenando specificatamente
Grande prova di Beatrice Colli nella Coppa Italia Boulder. La giovane atleta lecchese ha conquistato un inaspettato quanto meritatissimo argento nella competizione nazionale: risultato che acquisisce ancor più valore tenendo conto della preparazione nella specialità speed per via delle due qualifiche olimpiche a maggio e giugno in Cina e Ungheria. Beatrice, dal 2017 professionista nella Polizia ma di pura scuola Ragni di Lecco, ha sciorinato scalate sontuose in qualifica (5 top su 5), semifinali (4 su 4) e finale (3 su 4), lasciandosi alle spalle specialiste che puntano alla Coppa del Mondo boulder.
“In futuro senz'altro potrà affrontare le due discipline ad altissimo livello. Sarà ovviamente lei a decidere, certo che senza allenamenti specifici dimostra una tecnica sopraffina e naturalmente una potenza superiore grazie alla speed - spiega il tecnico Fabio Palma -. É bravissima su placca, uno stile old school, ma ha gambe esplosive come nessuna in Italia, dita e schiena molto forti, quanto le migliori. Non so dove potrebbe arrivare, però è sesta nel ranking italiano boulder senza praticarlo come le migliori 30 italiane...”.
Due settimane prima, nella prima prova di Coppa Italia Speed, Beatrice aveva fermato il cronometro a 6"95, a 5 centesimi dal suo record italiano.
Valentina Arnoldi e Giulia Rosa sugli scudi
Per i Ragni buone anche le prove di Valentina Arnoldi, specialista lead ma anche nazionale junior boulder, e Giulia Rosa, per la seconda volta a un passo dalla finale. “Non hanno ancora azzeccato la gara perfetta, ma sono certamente da finale. Sono fra le prime 15 in Italia nel boulder, poi entrare nella finale a 6 oggi è veramente questione anche di testa e minimi dettagli tecnici. Chiaramente l'Olimpiade ha alzato tantissimo il livello medio, anche solo rispetto a 5 anni fa, e le richieste di forza e coordinazione sono elevatissime. Sono tutte atlete per cui l'8a di boulder su roccia non è un problema in qualche giorno o meno ed è una frase che solo pochi anni fa sarebbe stata falsa”.