Di Nunno non ha finito: Aglietti resta, Fracchiolla saluta, i tifosi contestano
Il direttore sportivo prossimo alla risoluzione del contratto, mentre l'allenatore rimane in sella
A Lecco niente è mai come sembra. Dopo i ribaltoni e controribaltoni della mattina, tra il pomeriggio e la serata di domenica 3 marzo in casa Calcio Lecco 1912 non sono mancate altre sorprese. Aglietti rimane, Fracchiolla saluta, in estrema sintesi. Decine di mezze notizie e speculazioni, mettere in fila le certezze è qualcosa di complesso ma ci proviamo: nel corso della mattinata, e questo ha pure delle prove fotografiche, mister Luciano Foschi è tornato a farsi vedere in centro Lecco dopo essere arrivato in città nella tarda serata di sabato e aver pernottato all’Hotel NH Pontevecchio; colazione con il recordman di presenze Lorenzo Marconi e “abbiamo sbagliato, rimaniamo con Aglietti”, con conseguente ritorno a Reggio Emilia per l’allenatore della storica promozione in Serie B esonerato a ottobre. Confermato l’allenatore e, almeno inizialmente, anche il diesse Fracchiolla, con tanto d’indiscrezioni apparse sulla stampa nazionale che parlavano di dimissioni da parte del patron Di Nunno – che da azionista unico non ha incarichi da rimettere – in favore dei figli Gino e Cristian Paolo, difensori del duo tecnico.
L’ora “X” è quella delle 14: l’amministratore delegato compare a sorpresa allo stadio “Rigamonti-Ceppi” insieme al direttore generale Angelo Maiolo, si confronta con la squadra e recepisce – almeno stando a quanto da lui stesso affermato fuori dallo stadio e ai colleghi di ilovepalermocalcio.com – la sfiducia nei confronti di Fracchiolla. Il direttore sportivo viene sollevato dall’incarico, il tecnico rimane al proprio posto e conduce la seduta pomeridiana: chi ha giocato a Bolzano esce presto dallo stadio, qualcuno decisamente molto presto, gli altri rimangono sul campo e sotto la pioggia. Quella che emerge nel tardo pomeriggio è la penultima notizia di giornata: seconda rescissione consensuale – dopo quella del 2021 – in arrivo per il dirigente, che quindi rinuncerà ai contributi diversamente dagli allenatori esonerati, mentre in serata trova conferma la calendarizzazione del passaggio formale per la giornata di lunedì 4 marzo. Fatti salvi altri ribaltoni, ovviamente: quello che altrove è ovvietà, all’ombra del Resegone va sempre trattato con estrema cautela.
I tifosi contestano la società
Nella mattinata odierna dipendenti, staff e giocatori – in arrivo allo stadio intorno alle 9.30 per la seduta d’allenamento – sono stati accolti da uno striscione affisso nella notte dai tifosi all’esterno del "Rigamonti-Ceppi": “Una società senza rispetto e competenza, ora abbiamo perso la pazienza”, firmato dal gruppo ultras UnoNoveUnoDue. Tira sempre aria pesante all’ombra del Resegone.