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Martedì, 30 Aprile 2024
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I 5 monumenti dedicati ai personaggi più influenti di Lecco

Letterati, scienziati, pensatori: statue divenute simbolo in zona caratteristiche della città

Sono lì, se non da sempre, da tantissimi anni. Alcuni da secoli. Immobili e fieri nelle pose dalle quali scrutano le generazioni di concittadini lecchesi susseguitesi nel tempo. Di chi parliamo? Dei personaggi più illustri della città, ai quali sono dedicati altrettante statue in luoghi significativi di Lecco.

Abbiamo individuato cinque monumenti cardine, racchiusi in un cerchio di poche centinaia di metri fra loro. Nel proporveli come sempre sottolineiamo che non si tratta di una classifica, consci che altre statue di pregio - storico e biografico - sono a disposizione di tutti nella nostra città (se volete, potete segnalarle nei commenti).

Alessandro Manzoni

Monumento Alessandro Manzoni

Il Grande Lombardo non ha certo bisogno di presentazioni. E non poteva mancare a Lecco. L'imponente statua che lo immortala fu realizzata dall'architetto Francesco Confalonieri (autore anche di quella, discussa, che ritrae Giuseppe Garibaldi) e inaugurata l'11 ottobre 1891.

Manzoni si erge su un basamento di granito, in una posa da seduto con sguardo rivolto verso il lago. Siamo nella vera zona centrale della città, luogo in cui scorre la strada principale e dove, fino a un secolo addietro, si condensava gran parte del transito pedonale in città. Caratteristica peculiare del monumento è rappresentata dai quattro rilievi posti sul basamento, che ritraggono scene de I Promessi sposi.

Antonio Stoppani

Monumento Antonio Stoppani

Nato a Lecco il 15 agosto 1824, Antonio Stoppani ha rappresentato il principale pensatore lecchese: abate, geologo, paleontologo, intellettuale, animò il periodo culturalmente più stimolante della nostra città, la seconda metà dell'Ottocento.

Esploratore di laghi e montagne del territorio, alla ricerca di insediamenti preistorici, è celebre per avere scritto Il Bel Paese, autentico manifesto di identità nazionale attraverso le bellezze d'Italia. Fu proprio Stoppani a volere il monumento del Manzoni in città, ma purtroppo (anche a causa di ritardi nell'esecuzione dei lavori) non ne vide mai la conclusione: morì infatti qualche mese prima.

Il monumento che ritrae Stoppani, in bronzo, sorge in zona Malpensata: lo realizzò lo scultore Michele Vedani nei primi anni del Novecento. Originariamente collocato più vicino al lago, venne poi spostato. Alle sue spalle una elegante esedra in mattoni rossi, una fontana e, sullo sfondo, il campanile della Basilica di San Nicolò e il Resegone.

Mario Cermenati

Monumento Mario Cermenati

Maestoso e imponente, ai piedi della Basilica di San Nicolò, e sotto lo "sguardo" del monte San Martino, si erge il monumento a Mario Cermenati: alto meno di una decina di metri, venne realizzato in bronzo per mano dello scultore Mario Rutelli. L'inaugurazione avvenne il 25 settembre 1927, a tre anni dalla morte del Cermenati. Durante il periodo fascista, tuttavia, se ne ordinò la fusione: nell'immediato Dopoguerra la statua fu così sostituita da una in marmo a opera di Francesco Modena.

Mario Cermenati fu naturalista e politico radicale e anticlericale, a lungo esponente del governo; grazie all'appoggio del concittadino Antonio Stoppani insegnò geologia e paleontologia all'Università di Roma. Anche a lui si deve la fondazione (nel 1900) dei Musei civici di Lecco, sistema di cui fu primo presidente.

Lo studioso è raffigurato con una mano poggiata su tre libri. A cingerlo una ringhiera in ferro battuto e getti d'acqua lungo il perimetro. L'omonima piazza (una volta chiamata "del grano") rappresenta uno dei luoghi più iconici della città.

Antonio Ghislanzoni

Monumento Antonio Ghislanzoni

Antonio Ghislanzoni segnò l'intero Ottocento, lecchese e italiano. Nato a Lecco nel 1824 e morto a Cisano nel 1893, fu letterato e scrittore di grande fama. Esponente della Scapigliatura, fu amico e collaboratore di valenti musicisti lecchesi (Ponchielli, Gomez). Celebre per avere composto - fra i tanti libretti - le parole de l'Aida di Verdi, scrisse anche romanzi e racconti di fantascienza umoristica, tra i precursori del genere.

A differenza di suoi illustri concittadini, Ghislanzoni non può vantare una piazza a suo nome (che meriterebbe), ma soltanto una via. Un suo mezzobusto è raffigurato però sul lungolago Isonzo, non lontano dal Monumento ai Caduti, e venne collocato due anni dopo la sua scomparsa, con la dicitura "Antonio Ghislanzoni, poeta nella vita e nelle opere: ammiratori e conterranei, 1895".

Pietro Vassena

Monumento Pietro Vassena (3)-2

Un altro grande personaggio lecchese che meriterebbe maggiore fortuna è Pietro Vassena. Nato a Malgrate nel 1897 e a lungo vissuto a Lecco, dove realizzò gran parte delle sue opere, è da considerarsi tra i più geniali inventori del Novecento italiano: skivass, motori a carbonella, mezzi fuoribordo, ma soprattutto il C3, sommergibile con cui nel 1848 toccò i 412 metri di profondità ad Argegno, nel punto più basso del Lago di Como, stabilendo un record mondiale.

A Vassena è dedicato un monumento (il capo installato su una grande lastra di granito) che sorge sul lungolago Isonzo, mentre nella vicina Canottieri Lecco è apposta una targa che ricorda la prima immersione-test del batiscafo, avvenuta proprio nel Golfo di Lecco. Ma siamo certi che si potrebbe fare di meglio.

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