rotate-mobile
Attualità Val San Martino / Piazza Vittorio Veneto

Striscioni affiancati per i giorni della memoria e del ricordo: "Un'aberrazione"

Cambia Calolzio contro l'iniziativa dell'Amministrazione di centrodestra: "Inaccettabile mettere insieme due tragedie drammaticamente e storicamente ben diverse"

Si avvicina la Giornata della memoria e a Calolziocorte scoppia la polemica per la scelta dell'amministrazione di centrodestra di mettere sullo stesso piano la ricorrenza del 27 gennaio con quella del Giorno del ricordo. La prime dedicata alle vittime della shoah e del nazifascimo. La seconda in ricordo dei morti nelle foibe e dell'esodo giuliano dalmata. Due striscioni affiancati sulla cancellata del municipio che non è piaciuta alle opposizioni e in particolare al gruppo civico di area centrosinistra "Cambia Calolzio", il cui portavoce - e consigliere comunale - Diego Colosimo non esita a parlare di aberrazione storica.

"Che l’amministrazione comunale abbia esposto 'affiancati' nelle adiacenze del comune due diversi striscioni inerenti due drammatiche ricorrenze: uno sulla Giornata della Memoria che ricorre il 27 gennaio riguardante lo sterminio degli ebrei, e l’altro per il Giorno del Ricordo che cade il 10 febbraio, é a dir poco una terribile e aberrante forzatura - scrive Colosimo a nome di Cambia Calolzio, gruppo di minoranza insieme a Calolziocorte Bene Comune -  Storicamente è ripugnante il mettere insieme due cose drammaticamente e sostanzialmente ben diverse".

Colosimo: "Indignati da questo revisionismo"

"Una che nasce dal razzismo di uno stato nazista che ha portato avanti un genocidio con il tentativo di liquidare un popolo con lo sterminio di oltre 6 milioni di persone, che non avevano colpe se non quella di essere ebrei e l’altra, che diversamente pure condannabile, trae drammaticamente il suo substrato da conflitti storici precisi limitati agli italiani del confine orientale (Istria, Fiume e Dalmazia) a seguito dei 20 anni di pesanti repressioni, violenze e uccisioni da parte dei fascisti".

"Per rispetto dei fatti storici ci è parso quanto meno inopportuno avere esposto lo striscione del Giorno del Ricordo congiuntamente a quello del Giorno della Memoria, anche perché poteva essere affisso alcuni giorni dopo il 27 gennaio e non affiancato a quello del genocidio nazifascista. Indurre ad un tentativo di equiparazione a dir poco osceno, mettendo sullo stesso piano due malvagità umane ben diverse sia sul piano storico che su quello fattuale, è vergognoso e inaccettabile. Di fronte al sovvertimento e revisionismo storico che la destra sta portando avanti anche a Calolzio - conclude Diego Colosimo - noi non solo non ci stiamo, ma ci indigniamo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Striscioni affiancati per i giorni della memoria e del ricordo: "Un'aberrazione"

LeccoToday è in caricamento