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Martedì, 30 Aprile 2024
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Inaugurato il festival "Lecco città dei Promessi Sposi". Platea incantata dal Requiem di Verdi

Entra nel vivo l'importante rassegna dedicata al Manzoni. Spazio anche a un brindisi con il nuovo Gin tonic dei Promessi Sposi. I prossimi eventi

Si accendono le luci sul del Festival “Lecco città dei Promessi Sposi”. La rassegna di eventi e di esperienze dedicati ad Alessandro Manzoni e ai luoghi e ai personaggi del suo celebre romanzo, è stata inaugurata venerdì 6 ottobre con l’intervento del sindaco Mauro Gattinoni e dell’assessore alla cultura e vicesindaco Simona Piazza, e introdotto da Mauro Rossetto, direttore del museo manzoniano di Lecco.

Il sindaco ha sottolineato l’importanza della cultura e di investire nella cultura "che significa investire nei giovani e restituire alla città un patrimonio di conoscenza e relazioni" ed ha strappato un applauso al numeroso pubblico presente con la comunicazione di una donazione di 50mila euro di un privato per il completamento della ristrutturazione del Teatro della Società. "I Promessi Sposi sono un romanzo complesso, una vera miniera in cui si scopre ogni volta qualcosa di nuovo. Un patrimonio da valorizzare" - ha concluso.

Angelo Rusconi.-2

Anche Simona Piazza ha ribadito l’importanza di valorizzare il patrimonio immateriale e non solo della città, ed ha ricordato lo sforzo dell’Amministrazione in questa direzione e la preziosa collaborazione del personale degli uffici comunali e del Simul, indicando il prossimo ambizioso obiettivo: "Vogliamo pensare ad una Villa Manzoni in dialogo con la città, vogliamo che diventi il punto di riferimento per il turismo, il turismo scolastico e per la comunità scientifica che si occupa di studi della lingua".

Il pubblico all'incontro inaugurale.-2

Il musicologo Angelo Rusconi ha introdotto il pubblico al Requiem di Verdi dedicato a Manzoni incantando la platea e accompagnandola alla scoperta della tessitura musicale dell’opera e delle componenti storiche che ne hanno influenzato la composizione proponendo ascolti di musica sacra ed operistica, in particolare da Don Carlos e Aida che inseriscono drammi personali in un contesto storico- religioso. "Verdi ha composto il Requiem per una commemorazione pubblica, ma la sua musica ci parla dell’incontro individuale con il mistero della morte e lo sgomento di fronte all’eternità”. Rusconi ha offerto un alfabeto
anche emotivo per approcciarsi al Requiem.

Prefetto e sindaco all'evento di apertura.

Apprezzatissima dopo la conferenza la degustazione del nuovo Gin & Tonic dei Promessi Sposi, a base del
gin lecchese Ma Và. T’hee faa il Gin! abbinato ad un piatto cucinato in show cooking dallo chef del ristorante Osteria Manzoni di Barzago, un risotto mantecato al parmigiano e con erbe spontanee, le stesse citate dal Manzoni.

Anche un brindisi a tema.

Sempre nella serata di ieri il primo dei grandi eventi con la rappresentazione (120 coristi, 75 musicisti, quattro solisti) della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi nella Basilica di San Nicolò, composta dal maestro di Busseto proprio come tributo alla scomparsa del Gran Lombardo. Il concerto, diretto dal maestro Filippo Dadone, sarà eseguito dall’Orchestra Vivaldi di Milano con il coro Amici del Loggione del Teatro alla Scala (Maestro del coro Filippo Dadone), Coro San Gregorio Magno (maestro del coro Mauro Trombetta) e con i solisti Annarita Taliento (soprano), Giorgia Gazzola
(contralto), Danilo Formaggia (tenore), Carlo Agostini (basso).

Intenso anche il programma di oggi, sabato 7 ottobre. In mattinata si partirà con la lettura en plein air dell’incipit del primo capitolo del capolavoro manzoniano, nella duplice versione della Prima stesura (traduzione del Fermo e Lucia) e di quella della Quarantana, davanti al paesaggio descritto. Questa volta si ascolterà la descrizione di Quel ramo del lago di Como … a bordo di un taxi boat, dalla voce dell’attore Luca Radaelli.

"Manzoni Pop 2.0: come avvicinare i giovani a un capolavoro della letteratura italiana"

Partenze dal lungolago, imbarco Taxi Boat alle 9,30, alle 10,30 e alle 11,30. A Villa Manzoni alle ore 11 la tavola rotonda - aperta a tutti, ma rivolta in particolare agli insegnanti - dal titolo “Manzoni Pop 2.0: come avvicinare i giovani ad un grande capolavoro della letteratura italiana”, a cui prenderanno parte lo scrittore Stefano Motta (curatore della nuova edizione scolastica de I promessi sposi), Teresa Agovino (docente universitaria autrice di Non basta essere bravi. Bisogna essere don Rodrigo!) e Beppe Roncari (editor e scrittore, autore di Engaged). Sarà anche l’occasione per presentare una ricerca particolarmente aggiornata su come Manzoni continua a parlarci del suo romanzo nelle manifestazioni della cultura di massa, dal cinema alla televisione, e nelle espressioni della lingua dei social network. 

Le radici proto-industriali, l’originario tessuto insediativo conosciuto da Manzoni nei primi anni della sua vita e riflesso nelle attività lavorative dei protagonisti del suo romanzo, verranno rivissute il pomeriggio in una visita condotta dalla guida turistica Marta Civillini. La partenza è alle ore 14.30 con ritrovo da piazza Stoppani.

La giornata si concluderà alle ore 19 con l’appuntamento, sempre atteso, di Locanda Manzoni, che, come ogni anno, costituirà la sede per approfondire il tema annuale del festival con il contributo di Alessandro Zaccuri (scrittore e responsabile comunicazione dell’università Cattolica di Milano) e Marina Marazza (scrittrice e giornalista, già editor di Disney Italia e collaboratrice di diverse riviste) e le letture teatrali di Tommaso Massimo Rotella e Patrizia Camatel. Come sempre il dibattito sarà inframezzato dall’apericena a cura del Cfpa di Casargo. Si ricorda che gli eventi sono gratuiti, tranne quando diversamente specificato, le prenotazioni obbligatorie a prenotazioni@manzonilecco150anni.it

Il risotto ispirato al grande scrittore.

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