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Lecco-Bergamo, lavori iniziati: basteranno 224 pullman?

Iniziati i lavori di raddoppio della tratta ferroviaria Ponte San Pietro-Bergamo

Quasi tre anni per raddoppiare la tratta ferroviaria tra Ponte San Pietro e Bergamo. Lavori che, chiaramente, impatteranno direttamente anche sul territorio lecchese. Lunedì 5 febbraio sono iniziate, e termineranno a dicembre 2026, anche le opere della stazione di Bergamo e il collegamento con l’Aeroporto di Orio al Serio. “Al termine dei lavori, i passeggeri avranno a disposizione più treni, più veloci e puntuali”, è la promessa fatta all'apertura del cantiere del capoluogo bergamasco. Alla cerimonia di avvio interventi ha partecipato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, e l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi, Gianpiero Strisciuglio.

Per garantire gli spostamenti durante lo svolgimento del cantiere, Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, durante l’evento realizzato in occasione dell’avvio lavori ha spiegato che l’azienda ferroviaria lombarda ha messo in campo “un massiccio servizio sostitutivo di collegamento fra Bergamo e Ponte San Pietro, a cui si sono aggiunte corse di rinforzo “punto-punto” i cui orari sono stati strutturati per rispondere alle esigenze degli studenti diretti alle scuole di Bergamo”. Complessivamente, circoleranno ogni giorno 224 corse su bus per oltre 12mila posti offerti. A questo si aggiungeranno i collegamenti ferroviari da Ponte San Pietro con Milano e Lecco e l’offerta delle linee che continueranno a raggiungere la stazione di Bergamo, che resterà sostanzialmente invariata per oltre 72mila posti offerti al giorno. 

I pullman per Lecco

Per Trenord il costo di questo servizio sarà pari a 6,5 milioni di euro ogni anno, circa 20 milioni nel triennio, che sarà parzialmente sostenuto da Regione Lombardia. Da Ponte San Pietro il servizio ferroviario sarà regolare verso Milano Porta Garibaldi con 43 corse al giorno – 3 in più rispetto all’offerta attuale – e Lecco, con 31 corse al giorno. 

Trenord ha messo in campo “il maggior sforzo possibile per ridurre al minimo l’impatto dei lavori sui passeggeri sia sulle linee che continueranno a raggiungere la stazione di Bergamo, sia su quelle che subiranno l’interruzione a Ponte San Pietro. Sulle linee che continueranno a raggiungere Bergamo, è stato compiuto un grande sforzo per mantenere sostanzialmente invariata l’offerta ferroviaria”. 

La linea Milano-Bergamo via Pioltello manterrà le attuali 55 corse giornaliere: 40 da e per Centrale e 15 da e per Garibaldi. La linea Bergamo-Treviglio vedrà la riduzione di 5 corse e manterrà un servizio a cadenzamento orario per un’offerta complessiva di 35 treni al giorno. Per compensare la riduzione, le composizioni dei convogli saranno potenziate. La linea Bergamo-Brescia continuerà ad avere 42 corse giornaliere.

Sulle linee interessate dall’interruzione, saranno effettuate fra Ponte San Pietro e Bergamo complessivamente 179 corse sostitutive con bus nei giorni feriali (147 il sabato e 146 la domenica). Per servire le fasce scolastiche, Trenord ha progettato proposto a Regione Lombardia servizi speciali punto-punto da Cisano Bergamasco, Pontida, Ambivere, Calusco e Terno d’Isola: in totale per il trasposto degli studenti saranno effettuate 45 corse (41 il sabato). Complessivamente le corse dei bus saranno 224 per un totale di 12mila sedili al giorno. 

La nuova ferrovia Lecco-Bergamo

Al termine dei lavori “si guadagnerà un collegamento ferroviario moderno ed efficiente con l’Aeroporto di Orio Al Serio. Regione Lombardia, per il tramite di Ferrovie Nord, ha già acquistato 16 treni Caravaggio, con allestimento aeroportuale. L’aeroporto sarà servito ogni 30’ da Milano Centrale con composizioni da circa 900 posti a sedere. Con il raddoppio della tratta tra Bergamo e Ponte San Pietro, sulle linee verso Milano via Carnate e verso Lecco e la Valtellina potranno circolare più corse, più veloci e puntuali, servite da treni di ultima generazione, Donizetti da Lecco e Caravaggio da Milano. Già tra qualche mese i treni Caravaggio potranno circolare sul ponte San Michele di Paderno e raggiungeranno Ponte San Pietro. L’ospedale di Bergamo sarà servito con oltre 30 corse in più rispetto ad oggi. Infine, cittadini e viaggiatori potranno godere di una stazione nuova e all’avanguardia”.

“Si tratta - ha evidenziato l'assessore Terzi - di un momento storico per il nostro territorio. Al termine dei lavori sul nodo di Bergamo, includendo anche la nuova ferrovia verso l'aeroporto di Orio, ci saranno benefici concreti per la mobilità dei cittadini con un potenziamento dei servizi e delle connessioni. Il nostro impegno - ha proseguito Terzi - in questi anni è stato costante: la condivisione degli interventi nasce da un percorso di confronto, coordinato da Regione Lombardia, con i Comuni e gli enti interessati, grazie al quale Rfi ha sviluppato i progetti nel rispetto non solo dei vincoli esistenti ma anche delle esigenze del territorio. Ringrazio il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per aver agevolato e finanziato, anche in questo caso, la partenza dei cantieri”.

“Miglioreranno - ha sottolineato Terzi - i collegamenti ferroviari del bacino bergamasco con ricadute positive su una vasta area della Lombardia che comprende Milano, Monza e Lecco, prevedendo un maggior numero di corse e un servizio più regolare anche grazie all'eliminazione dei passaggi a livello”.

“Avanti con la cura del ferro”

“La Lombardia cresce più di Baviera e Catalogna – ha detto il ministro e vicepremier, Matteo Salvini - e con l’Autonomia crescerà ancora di più. Oggi si parte con la riqualificazione della stazione di Bergamo e il raddoppio della Ponte San Pietro e al ministero stiamo lavorando per trovare la copertura finanziaria per il raddoppio verso Montello. Questo è il vero modello di sostenibilità, non quello imposto dall’alto fatto di divieti, tasse e guerra alle auto. Sostenibilità significa dare ai cittadini e alle imprese la possibilità di scelta, significa investire su una robusta cura del ferro”.

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