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Il 30 aprile si decide sulla cava del Magnodeno: «Conferenza da rinviare, da marzo non è arrivata nessuna risposta»

Il Comitato "Salviamo il Magnodeno" ha ricevuto «la convocazione per la seduta decisoria della Conferenza di Servizi da parte della Provincia di Lecco»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Come Comitato “Salviamo il Magnodeno” diamo notizia di aver ricevuto la convocazione per la seduta decisoria della Conferenza di Servizi da parte della Provincia di Lecco per il prossimo 30 aprile. Nella scorsa seduta del 31 marzo, le criticità emerse in tema di valutazione d’impatto ambientale hanno fatto sì che la decisione definitiva sul Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR) venisse sospesa, in modo da lasciare del tempo ulteriore per permettere agli Enti competenti – tra cui in primis il Comune – di fare verifiche e sopralluoghi in relazione ai numerosi elementi critici emersi dalle osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale (SIA) presentato dall’azienda Unicalce Spa ad oggi ancora inevasi.

Se in data odierna 24 aprile non sono state ancora presentato le integrazioni richieste al SIA, come è possibile pensare che ci sia il tempo utile, da qui al 30 aprile, perché gli Enti e i soggetti che siedono in Conferenza di Servizi possano realisticamente prenderle in esame e operare le opportune verifiche e valutazioni? Come si pensa in una manciata di giorni di poter esprimere i giudizi tecnici sufficienti a poter esprimere un parere complessivo?

Domandiamo, altrimenti, a cosa sia servito rimandare la decisione lo scorso 31 marzo, se da quel giorno ad oggi nessuna risposta è pervenuta da parte dell’azienda in relazione a tutte le osservazioni che i vari Enti hanno presentato nei loro specifici ambiti di competenza. Pensiamo debba essere responsabilità dell’Amministrazione comunale, giunti ormai a questo punto, impegnarsi con forza affinché si abbia il tempo per dare risposte puntuali alle richieste sollevate non solo dagli enti competenti ma anche da decine di migliaia di cittadini che al di là del tecnicismo colgono quotidianamente tutti i rischi dell’escavazione sul Magnodeno.

Alla luce della mancata risoluzione di queste problematicità – in relazione soprattutto al reticolo idrico minore, agli effetti delle polveri in atmosfera e nelle acque o al ripristino ambientale – che, come Comitato, riteniamo siano dirimenti e insuperabili, chiediamo pertanto che il Comune di Lecco richieda il rinvio della Conferenza di Servizi, la cui scadenza è stata fissata al 27 maggio, data entro la quale ribadiamo la necessità che l’azienda dia risposte alle osservazioni ricordando, in aggiunta, che il Comune stesso aveva già programmato un ulteriore sopralluogo in cava per il 13 maggio.

Augurandoci che si riesca ad arrivare, qualora la richiesta di rinvio verrà accolta, con delle risposte integrative da parte dell’azienda e con un’opportuna valutazione da parte del Pubblico, vogliamo tuttavia sottolineare che se la Conferenza di Servizi di fatto si tenesse in data 30 aprile e si decidesse, nonostante quanto detto sopra, di approvare il PAUR, si continuerebbe a escavare almeno fino al 2034 trascurando delle problematicità che ad oggi restano del tutto prive di risposte. Pensiamo, in ultim’istanza, che a osservazioni irrisolte di tipo ambientale e di assetto urbano, l’unica risposta responsabile nei confronti dei cittadini e l’unica soluzione possibile alle criticità sia la non autorizzazione del provvedimento attraverso l’espressione di un parere negativo da parte del Comune.

Comitato “Salviamo il Magnodeno”

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