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L'arte è di casa nel comune più piccolo d'Italia

Nuova mostra al "Museo d'arte contemporanea all'aperto" di Morterone con le opere di Michel Verjux: un'indagine nelle idee di vuoto, luogo e spazio in dialogo con la natura

Arte contemporanea e nuove sperimentazioni immerse nella natura nel comune più piccolo d'Italia. Dopo la mostra del 2012 di Michel Verjux "Nocturne à Morterone" che prevedeva 4 proiezioni luminose sulle facciate di altrettanti edifici dislocati nella vallata in modo che, da un medesimo punto d’osservazione, si potesse coglierle tutte con lo sguardo “dentro l’immenso cielo notturno”‌, il Museo d’Arte contemporanea all’aperto di Morterone continua con la sua programmazione. Per quest’anno l'artista francese ha installato, all’esterno della Casa dell’arte, una nuova opera dal titolo Pliée découpée: à hauter d’homme (corps et vide), 2022, acciaio inox, 200x266x133 cm.

Il messaggio artistico del francese Michel Verjux

Come ricordato da Mario Anghileri e Stefano Invernizzi, l'artista Michel Verjux dal 1983 concepisce la sua opera come intervento luminoso, ma in questa occasione vuole indagare con nuovi termini l’idea di vuoto, luogo e spazio in dialogo con l’ambiente esterno e in relazione all'architettura della Casa dell’Arte. La scultura, realizzata con una lastra di acciaio inox piegata e tagliata da fessure semicircolari, intende evidenziare come "si renda percepibile, praticabile e intellegibile il fatto che il vuoto, il luogo o lo spazio siano necessari per gli oggetti e i corpi, per la loro esistenza, la loro posizione e il loro movimento".

I partecipanti al progetto degli Amici di Morterone

Nella Casa dell’Arte sono esposte opere di artisti che nel corso degli anni hanno partecipato al progetto dell’Associazione Culturale Amici di Morterone e che non possono essere installate negli spazi all’aperto, quali quelle di Rodolfo Aricò, Enrico Castellani, Alan Charlton, Dadamaino, Riccardo De Marchi, Luigi Erba, Lesley Foxcroft, Bernard Frize, Riccardo Guarneri, Mario Nigro, Arcangelo Sassolino, Angelo Savelli, Antonio Scaccabarozzi, Raffaella Toffolo, Günter Umberg, Elisabeth Vary. Sono visibili inoltre lavori di artisti già presenti nel Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto, quali Gianni Asdrubali, Francesco Candeloro, Carlo Ciussi, Gianni Colombo, François Morellet, Pino Pinelli, Bruno Querci, Nelio Sonego, Niele Toroni, David Tremlett, Grazia Varisco e Rudi Wach.

Il museo è costituito da oltre 30 opere di pittura e scultura

Il museo è costituito da oltre 30 opere di pittura e scultura di artisti italiani ed europei, è un progetto tuttora in progress creato nel rispetto dell’incontaminatezza del territorio per rendere Morterone un’autentica soglia poetica. Il progetto del Museo d’Arte contemporanea all’Aperto di Morterone nasce dalla concezione poetico-filosofica della Natura Naturans del poeta Carlo Invernizzi. Questa visione pone al centro delle proprie riflessioni l’uomo, nella sua relazione con quanto lo circonda, e la sua capacità di percepire e sentire ciò che gli sta intorno non come un qualcosa di estraneo o accessorio, ma come parte integrante del divenire vitale.

Il più piccolo comune d'Italia come un laboratorio di creatività

L’Associazione culturale Amici di Morterone viene fondata nel 1986 per tradurre in fare attivo questa stessa visione e per trasformare Morterone in un laboratorio di creatività. Dal 1988 quest’idea si traduce nel voler costituire un Museo degli artisti; museo inteso non come insieme di opere o di oggetti, ma di pensieri e di creatività. Proprio per le caratteristiche ambientali di Morterone, presto esso assume la forma di un grande museo a cielo aperto che oggi conta più di trenta opere immerse nella natura e disseminate tra le case del paese e sulle pareti degli edifici.

Inaugurata la nuova casa dell'arte di Morterone

Le opere sono state realizzate dai grandi protagonisti dell’arte internazionale, giunti a Morterone per incontrare questa visione poetica assolutamente unica, dove l’arte non viene semplicemente spostata in esterni, dai musei o da altri spazi deputati, per essere fruita nella natura, ma viene concepita strettamente in relazione ad essa. All’interno della Chiesa della Beata Vergine Assunta sono presenti l’Altare Fiore e il fonte battesimale Il fiore dell’acqua dell’artista Rudi Wach, mentre all’interno della sala municipale Niele Toroni ha realizzato "I colori di Morterone".

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