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Pendolari dei treni sempre più disperati: "Anno nuovo, problemi vecchi"

Francesco Ninno del Comitato del Meratese: "Bonus viaggiatori tagliati nel nuovo contratto, guasti ai treni più moderni, interruzioni di linee nei weekend o addirittura chiusure: siamo avviliti"

Anno nuovo, vecchi problemi: "Qui ancora qualcosa non va"... Citando anche l'incipit di un celebre brano di Lucio Dalla, Francesco Ninno del Comitato pendolari del Meratese, rappresentante dei viaggiatori alla Conferenza regionale del Trasporto pubblico locale, pone l'accento sui tanti problemi del servizio ferroviario che, in questo inizio 2024, sono addirittura aumentati.

Secondo l'indice di affidabilità, che tiene conto di ritardi e soppressioni, a novembre 2023 tutte le linee che riguardano il Meratese hanno superato il minimo del 5% per far scattare i bonus ai viaggiatori. Motivo per cui i viaggiatori sono sempre più sfiduciati e avviliti.

"Regione non sa che pesci pigliare"

"Abbiamo l'impressione che Regione Lombardia non sappia più che pesci pigliare: l'assessore Lucente, come prima l'assessore Terzi, non risponde più nemmeno ai Rappresentanti dei viaggiatori (I Comitati, facciamocene una ragione, già sono stati cancellati insieme ai Tavoli di Quadrante) - commenta Ninno - Il nuovo contratto di servizio stipulato da Regione Lombardia con Trenord, oltre che ingabbiarci tutti per altri 10 lunghi anni, prevede una riduzione, rispetto al passato, delle penali per il gestore in caso di ritardi e cancellazioni (le cose andavano talmente bene che è stato deciso di premiarli pure!) e, udite udite udite, non prevede nemmeno più il bonus per i viaggiatori. Su questo punto l'assessore Lucente a fine anno si era impegnato a convocare i Rappresentanti dei viaggiatori per individuare e, magari, condividere delle forme di ristoro per i pendolari ma, a oggi, l'assessore è in ritardo e non ci ha convocato".

"La Milano-Tirano è ormai una linea di autobus"

Le prospettive sulle linee per i prossimi mesi sono piuttosto nebulose. "Sulla Milano-Carnate-Lecco (S8) viaggiano finalmente i nuovi treni Caravaggio che, però, si cominciano a guastare sempre più spesso e di tanto in tanto, anche
dove sono previsti in doppia composizione, viaggiano in singola e noi poveri viaggiatori stiamo a bordo treno stipati come sardine in scatola; della Seregno-Carnate che dire? Manca la benché minima voglia di rimetterla in esercizio: Regione Lombardia ormai ha più interessi su autostrade e tangenziali che sulla ferrovia; Milano-Lecco-Sondrio-Tirano: con la scusa dei lavori di Rfi, è diventata una linea di autobus. Per quest'anno sono previste 10 interruzioni nei fine settimana (questo weekend c'è la prima) e addirittura ben 90 giorni nella prossima estate. Recentemente poi abbiamo chiesto all'assessore Lucente precisazioni circa l'entrata in servizio dei 20 nuovi treni Donizetti previsti per la tratta ma, anche su questo tema, nessuna risposta ci è stata fornita".

"La Milano-Bergamo chiuderà due anni"

E la Milano-Carnate-Bergamo? "Peggio di così non si può direte voi... Ebbene sì! Peggio di così si può fare: dal 5 febbraio Rfi chiuderà il tratto di linea tra Bergamo e Ponte San Pietro per importanti lavori di potenziamento infrastrutturale (la tratta dismessa sarà sostituita da autobus sostitutivi). Durata prevista dell'interruzione: due anni! A questo aggiungiamo che al Ponte San Michele, quello che unisce le due sponde dell'Adda tra Calusco e Paderno, restano ormai circa 6 anni di vita e sul rimpiazzo, fino a ora, solo chiacchiere".

Come si muoveranno ora i rappresentanti dei viaggiatori? "Nei prossimi giorni - conclude Francesco Ninno - prenderò contatto con Fabio Vergani presidente della Conferenza dei sindaci del Meratese, e con Gennaro Toto, suo vice, per discutere con loro dei problemi del trasporto e per organizzare degli incontri con i viaggiatori per raccogliere le istanze.

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