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Attualità Riviera Pescatese e Garlatese / Ponte Alessandro Manzoni

Gattinoni a Salvini: "Il quarto ponte non può essere un'opera a metà"

Il sindaco di Lecco dopo la posa della prima pietra: "Solo aprendo una nuova arteria in uscita si potranno infatti smaltire le code che tutte le sere e nei fine settimana intasano l'asse di corso Martiri, di via Pergola, della Meridiana e la Ballabio-Lecco"

"Il nuovo ponte sull'Adda non può restare un'opera a metà!". A lanciare l'esortazione è il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni a seguito dell'inaugurazione del cantiere dell'imponente opera, avvenuta venerdì con l'intervento di moltissime autorità e del ministro Matteo Salvini.

Il primo cittadino del capoluogo ha ribadito la necessità, così come aveva fatto il Consiglio comunale nel 2021, allo stesso Salvini e a tutti i colleghi amministratori presenti a Pescate per la posa della prima pietra della grande opera 'olimpica'.

"Il nuovo ponte a fianco del 'Manzoni' è un'infrastruttura strategica per decongestionare il traffico sulla SS36, ridurre incidenti, rendere più fluido lo scorrimento di persone e merci snellendo le code di Pescate, Garlate, Olginate, Galbiate, del Barro e Civate - spiega Gattinoni - Ma attenzione, al momento si tratta di un ponte 'a senso unico' in ingresso verso il Bione, perché per renderlo percorribile anche in uscita da Lecco occorrerebbe realizzare un raccordo lato Pescate per cui al momento non si dispone di alcun progetto. Per questa ragione, fino a quando quel nuovo ponte non sarà percorribile anche in uscita, per i lecchesi resterà sempre un'opera a metà! Solo aprendo una nuova arteria in uscita si potranno infatti smaltire le code che tutte le sere intasano l'asse di corso Martiri, di via Pergola, della Meridiana e la Ballabio-Lecco, per non parlare delle code dei fine settimana!"

I "riflessi" del ponte sulla città di Lecco

Gattinoni sottolinea i sacrifici "ingenti" che Lecco dovrà sopportare per vedere realizzata quest'opera fondamentale: "Salteranno oltre 200 parcheggi al Bione, dovremo spostare il centro di raccolta rifiuti (circa 2 milioni di euro), aprire un nuovo ingresso al Centro sportivo Bione e progettare nuove ipotesi per le sedi del Soccorso Alpino e della Protezione civile. Un sacrificio necessario, ma che dovrà essere quanto meno giustificato da una risposta definitiva sul piano della viabilità in uscita. Ho ben rappresentato da tempo questa esigenza a tutte le istituzioni preposte, che ora, finalmente, stanno dimostrando attenzione - chiosa Gattinoni - Il mio impegno è e sarà totale perché arrivino alla svelta anche i fatti".

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