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Domenica, 28 Aprile 2024
Aziende Brianza / Via Laghetto, 2

Giacomo e l'Alveare che dice sì. Per una spesa a Km zero

Approda anche a Merate il progetto che sta diffondendo in Italia un modello di acquisto etico e sostenibile. Già 22 piccoli produttori locali si sono iscritti all’alveare

Combinare tecnologia e agricoltura sostenibile per accorciare la filiera, e permettere a chiunque di fare la spesa online direttamente dai piccoli produttori del territorio. L’Alveare che dice Sì! è il progetto che sta diffondendo in Italia un modello di acquisto etico e sostenibile e ora raddoppia anche nella Brianza lecchese con una nuova attività a Merate dopo quella avviata nel marzo scorso a Dolzago. Tramite la piattaforma online www.alvearechedicesi.it, chiunque può fare la propria spesa direttamente dai piccoli produttori del territorio, "Sostenendo l’economia  per sostenere il consumo di prodotti freschi, genuini e a chilometro zero" spiegano i promotori.

La rete degli "alveari" ha già conquistato più di 160 mila consumatori su tutta Italia, e domani, mercoledì 15 novembre, inaugurerà un nuovo punto a Merate, il numero 88 in Lombardia. "Un nuovo modo per vendere e comprare i prodotti locali utilizzando internet e la sharing economy: questa l’idea alla base de L'Alveare che dice Sì!, progetto nato in Francia nel 2011 e sviluppatosi rapidamente in tante regioni d’Italia".

La piattaforma online

"L'Alveare che dice Sì!" è una piattaforma online che permette una distribuzione più efficiente dei prodotti locali, per dar vita a un modello di impresa sociale: la piattaforma di vendita favorisce infatti gli scambi diretti fra agricoltori locali e comunità di consumatori, che possono vendere online e ritrovarsi una volta alla settimana in mercati temporanei a Km 0, conosciuti come alveari. Ad oggi sono più di 260 gli Alveari presenti in Italia, e 3.000 i produttori che li riforniscono.

L’Alveare "Il Laghetto" a Merate

La nuova location che ospiterà la distribuzione settimanale della spesa si trova in via Laghetto 2 a Merate. Dal 15 novembre Giacomo Brambilla, gestore dell’alveare e già gestore dell’alveare di Dolzago, ospiterà i produttori locali presso l’agriturismo Fattoria Il Laghetto, dove ogni mercoledì dalle ore 18 alle 19 avrà luogo la distribuzione della spesa. Già 22 piccoli produttori locali si sono iscritti all’alveare, proponendo un’offerta di prodotti molto varia: frutta, verdura, carne bovina, di pollo e coniglio, formaggi e uova ma anche pane casereccio, succhi di frutta, conserve e vino.

I produttori associati sono stati selezionati nel pieno rispetto del chilometro zero: distano infatti in media 15 chilometri dall’Alveare. Mercoledì 15 novembre a partire dalle 18:00, gestori e produttori dell’Alveare si presenteranno con una piccola degustazione inaugurale aperta a tutti, iscritti e non. È possibile iscriversi gratuitamente all’Alveare Il Laghetto di Merate cliccando su questo link.

Come funziona

I produttori locali si iscrivono al portale e si uniscono in un "alveare", mettendo in vendita online i loro prodotti: frutta, verdura, carne, formaggi. I consumatori che si registrano sul sito possono acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino casa, scegliendo direttamente sulla piattaforma, senza abbonamenti o minimi d’ordine.

Il ritiro dei prodotti avviene settimanalmente nel giorno della distribuzione organizzata dal gestore dell’alveare, cioè colui che ha preso l’impegno di tenere il contatto con gli agricoltori e che si occupa di  pianificare eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende dei produttori "per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta". Chiunque può diventare gestore di un Alveare: dal libero professionista all’impiegato, dal pensionato allo studente. "La gestione di un alveare è un’attività complementare che prevede una remunerazione che può diventare interessante come reddito complementare".

L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi

L’incontro tra agricoltori e consumatori può avvenire in luoghi diversi, dal bar al ristorante, dal cinema al vivaio, fino alla sala dell’associazione che mette a disposizione i propri spazi. "Lo spirito però è sempre lo stesso: permettere ai produttori di vendere direttamente e in modo facile e dare ai consumatori accesso ad alimenti freschi, locali e di qualità, rivalutando il cibo e il suo ruolo nella promozione di uno stile di vita sano".

"In questo meccanismo, che mette al centro la comunità e la genuinità dei prodotti - spiegano ancora i promotori del network - è fondamentale il ruolo della tecnologia: la piattaforma è stata sviluppata lavorando a stretto contatto con gli utilizzatori, per modernizzare ed accelerare la filiera corta e promuovere un modello di commercio più equo".

Un progetto nato in Francia e approdato anche nel Lecchese

L’Alveare che dice sì! è una startup nata nel 2014 con base a Torino e Milano. È un progetto che ha origine in Francia nel 2011 con il nome di “La Ruche qui dit Oui”, e che nel paese transalpino ha ottenuto un enorme successo, per poi espandersi in Italia, Germania, Spagna, Belgio e Svizzera. In Italia sono attivi circa 200 alveari su tutto il territorio nazionale. Tra questi due si trovano ora anche in provincia di Lecco.

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