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Cronaca

Confartigianato, rinvio Tasi: "La legge ci dà ragione"

La legge è chiara:" le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore"

Sul tema della scadenza per il pagamento della TASI ormai alle porte (scadenze e indicazioni per i pagamenti), il presidente Daniele Riva rivendica la scelta di Confartigianato Lecco che, dopo aver sollecitato nei giorni scorsi i comuni a non applicare sanzioni ai ritardatari, ha poi invitato i contribuenti a rinviare il pagamento della prima rata. “Certo che le scadenze vanno rispettate! - sottolinea Riva - Ma chi deve rispettarle in prima battuta è la pubblica amministrazione. Noi le tasse le paghiamo, ma occorre chiarezza e certezza sulle modalità. E invece stavolta il marasma è stato totale. Possibile che non si riesca a gestire questi tributi con un minimo di considerazione nei confronti dei cittadini?” 

"La nostra presa di posizione - sostiene il segretario generale Vittorio Tonini - non dipende dalle difficoltà incontrate dai nostri uffici, tant’è che stiamo consegnando il calcolo della TASI a tutti gli associati che ne fanno richiesta. Il tutto concentrato nel diluvio di scadenze di metà giugno". 
"Il punto è un altro-continua Tonini-" E’ una questione di giustizia. Qui è stato palesemente violato lo statuto del contribuente, ovvero una legge dello Stato, la numero 212 del 2000.

Se i comuni hanno potuto deliberare fino al 23 maggio e hanno avuto tempo fino al 31 maggio per pubblicare le delibere, questo è assolutamente contro ogni principio di civiltà e contro ogni sacrosanto diritto dei contribuenti e delle Associazioni che li assistono. La legge è chiara:“ le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti”. Concedere meno di dieci giorni lavorativi per effettuare i conteggi, dovendosi districare all'interno di un caos normativo e di una giungla di delibere, vuol dire non solo trasgredire la legge, ma disprezzare i cittadini". 

Gli artigiani vogliono rispettare i loro doveri di contribuenti, ma vogliono che siano rispettati anche i loro diritti. 
Per questo, di fronte all'ennesimo balzello accompagnato dall'ennesima violazione dello Statuto del contribuente, gli artigiani hanno detto basta. Visto che c’è una legge che tutela e che garantisce tempi ampi e regole chiare per i nuovi adempimenti, Confartigianato vuole semplicemente sfruttare quest’opportunità. 
Stupisce quindi la presa di posizione di quei comuni che, nonostante la palese illegittimità del termine del 16 giugno, si sono ostinati a mantenere la linea dura, magari rispondendo che nel loro territorio sono esentati gli immobili ad uso artigianale. 

Per Confartigianato, anche dopo la scadenza del 16 giugno rimarranno comunque incertezze e  difficoltà interpretative, per cui si chiede ai sindaci di inviare ai contribuenti i modelli precompilati di versamento, così come stabilito dal legislatore. 
“Per l’innovazione della pubblica amministrazione sentiamo da anni annunciare rivoluzioni epocali. - conclude Riva - Ma la realtà è che soltanto poco più del 10% degli 8mila comuni italiani offrono servizi on line per snellire gli adempimenti delle imprese. Crediamo di avere tutti i diritti per protestare e pretendere un rapido e concreto cambiamento" .

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