Bosisio, uno studio sui gemelli per capire depressioni e psicosi
Al via un progetto per capire quanto "pesa" la genetica nelle malattie psichiatriche, e si cercano partecipanti
Se è noto che le caratteristiche della personalità e del comportamento dipendono sia da fattori genetici e dall'ambiente in cui si cresce, sia dalle esperienze che ognuno di noi fa nella vita, quanto pesa effettivamente la predisposizione innata nell'insorgere di patologie psichiatriche come depressione e psicosi?
È questa la domanda a cui cerca di rispondere uno studio guidato da Paolo Brambilla dell’Università di Milano e da Maria Nobile dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea di Bosisio Parini, che prende in esame i gemelli, sia omozigoti, sia dizigoti, che "consentono di stimare il peso della componente genetica - spiegano dall'istituto di Bosisio - e in particolare possono essere utili per chiarire come i fattori genetici e le esperienze ambientali interagiscano nel favorire l’insorgenza di disturbi emotivi e comportamentali".
Per il progetto, finanziato dal Ministero della Salute e realizzato in collaborazione con il Registro Nazionale Gemelli dell’Istituto Superiore di Sanità e gli Ospedali San Raffaele e Niguarda di Milano, è già iniziato il reclutamento di gemelli che si sottopongano volontariamente a delle indagini di laboratorio.
La ricerca di partecpanti coinvolge le province di Lecco, Como Monza Brianza e Milano, (lo stesso reclutamento aveva già coinvolto nei mesi passati l'intero Friuli Venezia Giulia: ai gemelli è stato spedito l’invito a partecipare allo studio, corredato di una nota informativa con i dettagli dello studio e uno specifico consenso da firmare e restituire al Registro in caso di adesione.
I gemelli che decideranno di partecipare allo studio, e i loro genitori in caso di minori, saranno messi in contatto con i ricercatori dell’Istituto Scientifico Medea per ricevere ulteriori informazioni ed eventualmente fissare un incontro durante il quale compileranno dei questionari: in base alle riposte fornite, alcune coppie di gemelli saranno invitate a sottoporsi a successive indagini di laboratorio, comprendenti una risonanza magnetica cerebrale e una serie di valutazioni cliniche, genetiche ed immunologiche, presso la struttura di Bosisio Parini. I risultati dei questionari e delle indagini saranno utilizzati in forma anonima e aggregata nel pieno rispetto della normativa legislativa sulla privacy.
Le valutazioni di laboratorio permetteranno di focalizzare specifiche caratteristiche che potranno essere utilizzate, in futuro, come “markers” per l’identificazione, la diagnosi ed il trattamento precoce dei soggetti ad alto rischio clinico di psicosi; in questo modo, si potranno avere prognosi ed esiti di trattamento più favorevoli, con una notevole diminuzione sia della percentuale di conversione alle psicosi, sia dei costi per la comunità.
I risultati dello studio getteranno le basi per organizzare, per la prima volta in Italia, un programma di prevenzione delle psicosi nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti.