Colico, giro di vite contro l'abbandono di rifiuti: 30 sanzioni in tre giorni
Incivili in azione nelle aree periferiche e boschive delle frazioni. Gli agenti di Polizia locale associata Alto Lario costretti a intervenire persino con gli infrarossi
Giro di vite contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti. A Colico fioccano le sanzioni, ben 30 in soli tre giorni. Nonostante l'attenta e costante attività di presidio del territorio e di vigilanza ambientale, attuata anche mediante l'utilizzo di sofisticate e avanzate tecnologie, il Comando di Polizia locale associato Alto Lario, con la ripresa degli spostamenti e le parziali riaperture, ha osservato un aggravarsi dell'intollerabile fenomeno dell'abbandono incontrollato di rifiuti, soprattutto nelle aree periferiche e boschive delle frazioni di Colico.
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Lo stesso Comando alla fine di aprile ha deciso di attuare un'intensa azione repressiva ad alto impatto, con appostamenti assistiti da innovativi strumenti di vigilanza faunistica (infrarossi, rilevatori di movimenti). I risultati sono eclatanti. In soli tre giorni sono state identificate e sanzionate una trentina di persone, la maggior parte residenti, intente a disfarsi di ogni tipo di rifiuto, anche ingombrante.
«Nessuna compassione o tolleranza»
Le sanzioni elevate vanno da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro. Nei casi in cui sono coinvolte aziende, i fatti assumeranno rilevanza penale e i responsabili verranno deferiti all'autorità giudiziaria. Sono in corso ulteriori indagini e accertamenti. «Quello che è certo - commenta il comandante Edoardo Di Cesare - è che il Comando non avrà nessuna compassione e tolleranza per chi sfregia il territorio con comportamenti che evidenziano una assoluta mancanza di senso civico. I modi per smaltire regolarmente i propri rifiuti ci sono e sono assolutamente accessibili; nemmeno l'ignoranza delle norme e dei divieti potrà essere addotta come scusante, la legge non la ammette e in ogni caso risulta un'ignoranza assolutamente evitabile viste le campagne preventive fatte dal Comando negli ultimi anni e la quantità di informazioni rinvenibili ovunque. Si ribadisce il messaggio dell'ultima campagna informativa, che mai come in questo caso risulta attuale: "differenzia(ti) conviene"».
