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Cronaca

Epidemia di Covid-19, il punto: un solo tampone positivo nel Lecchese

Il totale dei contagiati nel nostro territorio da inizio epidemia arriva a 2.771. Anche oggi si registra un alto numero di guarigioni e dimissioni a livello regionale

Un solo tampone positivo in provincia di Lecco. Anche oggi, mercoledì 10 giugno 2020, il trend segue l'andamento dei giorni scorsi, con numeri che ormai fanno emergere come i casi positivi siano al minimo. Da inizio epidemia il totale dei malati nel Lecchese sale così a quota 2.771.

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A livello lombardo oggi, i nuovi contagi sono sotto le tre cifre: 99, per un rapporto con i tamponi effettuati (meno di diecimila) pari all'1% circa. Crescono ancora in maniera significativa i guariti (o dimessi), più di cinquecento. Si registrano, purtroppo, 32 vittime legate all'epidemia.

I dati di oggi, mercoledì 10 giugno

i tamponi effettuati: 9.305, totale complessivo: 845.618

attualmente positivi: 17.857 (-440)

totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall'inizio della pandemia a oggi: 90.680

i nuovi casi positivi: 99 (1,1% rapporto con i tamponi giornalieri)

i guariti/dimessi: 507, totale complessivo: 56.474

in terapia intensiva: 98 (+2)

i ricoverati non in terapia intensiva: 2.565 (-95)

i decessi: 32, totale complessivo: 16.349

I casi per provincia

Milano 23.510 (+27) di cui 9.984 (+10) a Milano città

Bergamo 13.671 (+10)

Brescia 15.106 (+12)

Como 3.953 (+7)

Cremona 6.520 (+15)

Lecco 2.771 (+1)

Lodi 3.515 (+4)

Mantova 3.396 (+2)

Monza e Brianza 5.593 (+2)

Pavia 5.429 (+6)

Sondrio 1.499 (+0)

Varese 3.724 (+10)

e 1.993 in fase di verifica.

Gallera: «Borse di studio in medicina generale sottodimensionate»

«L'attuale ipotesi di riparto delle borse di studio per i Medici di base assegnerebbe alla Lombardia solo 131 posti base a concorso per il triennio 2020/2022. Un numero decisamente insufficiente per la nostra regione alla luce del piano di rafforzamento della medicina territoriale al quale stiamo lavorando insieme anche ai rappresentanti degli Ordini dei medici, in linea con le disposizioni del Governo». Lo afferma l'assessore al welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera.

«Negli anni scorsi - spiega Gallera - il sistema di arruolamento dei Medici di medicina generale non riusciva nemmeno a garantire la sostituzione dei professionisti in pensione a causa di una sottostima delle borse di studio a livello nazionale. Un fenomeno, questo, che ha determinato addirittura la mancanza di adesioni ai bandi regionali per la copertura degli ambiti carenti. Nel 2017, pochi mesi dopo la mia nomina ad assessore al Welfare, in Lombardia i posti disponibili per il triennio formativo degli MMG erano 100. Grazie al lavoro messo a punto in sede di commissione sanità della Conferenza delle Regioni, abbiamo ottenuto dal Governo un deciso cambio di passo e il finanziamento di nuove borse di studio, che per la nostra regione sono diventate 384 per i corsi in partenza nel 2018 e 350 per quelli del 2018».

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Gallera, a fronte del rischio di una nuova riduzione del numero dei borsisti, ha rappresentato queste preoccupazioni in una nota che verrà trasmessa al Ministro della Salute «sostenendo la necessità di poter disporre un numero adeguato di Medici di medicina generale per rafforzare i servizi sul territorio a partire dalla sorveglianza domiciliare e per incrementare la presenza delle Unità speciali di continuità assistenziale. Un finanziamento aggiuntivo di 15 milioni del fondo delle borse di studio a livello nazionale - spiega Gallera - potrebbe attivare quasi 1.200 opportunità in più, che per la Lombardia si tradurrebbero in circa 200 posti ulteriori da mettere a concorso per il triennio 2020/2022».

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