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Vogliono passare la notte sotto le stelle, ma si perdono: soccorsi al lavoro sul Due Mani

I tecnici del Soccorso Alpino e i pompieri si sono messi all'opera prima delle 5 del mattino. I cinque ragazzi sono stati salvati

La loro idea era quella di passare la notte sulla neve e sotto le stelle. Ma è stata proprio la nevicata arrivata tra domenica e lunedì a far perdere la traccia verso il bivacco Locatelli a un gruppo di cinque persone partite nella tarda serata di ieri per raggiungere il bivacco Locatelli, il famoso "igloo" posto ai 1.668 metri di quota del Monte Due Mani e meta di tanti escursionisti a che durante le ore più disparate.

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Il bivacco Locatelli durante l'estate BONACINA/LECCOTODAY

I soccorsi in piena notte sul Due Mani

Poco prima delle cinque del mattino la centrale operativa di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha mobilitato i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico - XIX Delegazione Lariana della Stazione di Lecco e i membri del Nucleo Saf dei Vigili del Fuoco, che si sono mossi per rintracciare il gruppetto. L'intervento si è allungato per tutta la mattinata di lunedì.

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Da Lecco al Due Mani, ma vanno in difficioltà

Erano partiti domenica sera da Lecco, a piedi, per raggiungere il bivacco sul Monte Due Mani e passare lì la notte ma hanno perso il sentiero e sono rimasti bloccati in cresta, a circa 150 metri dalla cima, a 1500 metri di altitudine, in un punto molto impervio, con salti e roccette e anche con neve e ghiaccio. Stamattina, intorno alle 5, hanno capito che da soli non ce l'avrebbero fatta e hanno deciso di chiedere aiuto: la centrale ha attivato il Soccorso alpino, Stazione di Lecco della XIX Delegazione Lariana, insieme con i Vigili del fuoco.

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Si tratta di cinque giovani, residenti a Milano e dintorni. La prima squadra li ha raggiunti poco dopo; i soccorritori li hanno messi in sicurezza e hanno fornito abbigliamento e attrezzatura adeguati per la situazione. Altre due squadre sono partite immediatamente, a supporto della prima. Ai ragazzi sono state fornite anche coperte termiche e bevande calde. Sono illesi, sebbene infreddoliti e stanchi, e uno di loro ha un principio di ipotermia ma un medico del Soccorso alpino è rimasto in contatto telefonico costante per monitorare le condizioni di salute.

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L’elisoccorso di Como di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha effettuato un tentativo per raggiungerli ma le condizioni meteorologiche non lo consentivano, dato che in quota ci sono nebbia, neve e pioggia. I soccorritori li stanno accompagnando a valle.

“In montagna le condizioni ambientali richiedono la massima attenzione: prima di qualsiasi escursione è meglio chiedersi se si conosce abbastanza il posto, se si è in grado di compierla, se è il momento giusto e il tempo lo consente. Inoltre mai sottovalutare l’importanza dell’abbigliamento, delle calzature e di tutto l’equipaggiamento che può servire per affrontare le ore all’aperto, magari anche di notte, in seguito a qualche imprevisto. Pensarci prima significa salvarsi la vita”, spiegano dal Cnsas.

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