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Venerdì, 26 Aprile 2024
Dopo la tragedia / Valsassina / Via Vittorio Veneto

Ion Cojocaru, morto sul lavoro a Introbio: “È una piaga sociale”

I sindacati commentano la tragedia avvenuta lunedì all'Edil Benedetti d'Introbio, chiedendo maggiore sicurezza

Lunedì il territorio lecchese è stato colpito da un'altra tragedia avvenuta sul lavoro. Ion Cojocaru, 58enne nato a Chișinău e residente da qualche anno a Baiedo di Pasturo, sarebbe svenuto e sarebbe poi stato investito da un camion che stava uscendo dall'Edil Benedetti di via Vittorio Veneto, Introbio, in retromarcia, non avvedendosi dell'uomo appena accasciatosi a terra privo di sensi.

L'autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Lecco farà maggiore luce sulla natura del malore che ha colpito Cojocaru, operaio attivo all'interno della medesima azienda valsassinese, successivamente trasferito all'ospedale "Manzoni" di Lecco in condizioni disperate a causa del trauma toracico rimediato; è spirato poco dopo aver varcato l'ingresso del Pronto soccorso, dove le manovre dei sanitari non hanno purtroppo avuto l'effetto sperato. Sul caso indagano i caraibinieri del Comando Provinciale di Lecco, oltre agli ispettori del lavoro inviati in loco insieme agli specialisti dell'Ats Brianza.

Nel corso di questi primi sette mesi e mezzi sono stati Khalid Bouya, 54 anni, Luca Blondi, 50 anni, Thomas Villa, 19 anni, e Stefano Anastasio, 50 anni, a perdere la vita per degli incidenti di vario genere avvenuti sul lavoro.

I sindacati: “È una piaga”

“Solo qualche mese dopo dell’ultimo infortunio mortale avvenuto nel nostro territorio, ancora una volta ci troviamo davanti all’ennesima tragedia. Cojocaru Ion, lavoratore edile di 58 anni, lunedì ha perso la vita durante lo svolgimento del proprio lavoro ad Introbio. I nostri Rappresentanti della Sicurezza Territoriali sono accorsi in cantiere subito dopo la tragica notizia, cercando di comprendere meglio quanto fosse accaduto, ma al momento la dinamica resta ancora da accertare”, raccontano i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Territorio di Lecco, ovvero Ivan Altomare, Roberto Scotti e Veronica Versace

“Dall’inizio del 2022 una lunga scia di sangue nel nostro territorio, ha portato ad avere il triste risultato di cinque vittime sul lavoro, una tragedia infinita che a prescindere dalle cause di ognuna, ha portato uomini, giovani e padri di famiglia a non far ritorno alle proprie case dopo essere andati semplicemente a guadagnare il pane per vivere. Quella dei morti sul lavoro, specie nel settore edilizio, è una vera e propria piaga sociale cui si può rimediare solo attraverso una vera e propria inversione di tendenza che ha alla base un nuovo approccio alla sicurezza da parte delle imprese, che deve essere vista come un investimento e non come un costo”.

I segretari “ritengono sia necessario diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una formazione permanente nonché individuare migliori strategie di collaborazione e sinergia tra i diversi soggetti dedicati, altrimenti continueremo ad aggiornare la lunga lista delle cosiddette morti bianche. Specie nell’edilizia, settore più esposto a questo rischio proprio per la fatica insita nel lavoro stesso. Le Segreterie di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco, nell’attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto avvenuto a Introbio, si stringono al dolore della famiglia e si rendono sin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza”.

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