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Cronaca Mandello del Lario

Vandali ancora in azione in quota: raid contro la chiesetta dei Partigiani

Dopo i danni al rifugio Bogani, questa volta alcuni ignoti hanno colpito sull’Alpe di Calivazzo dove si trovano il bivacco e la chiesetta di Prada. Unanime condanna

Un altro deperecabile atto vandalico in montagna. Dopo i danni trovati al rifugio Bogani, ignoti vandali hanno colpito anche la Chiesetta di Prada, sopra all’Alpe di Calivazzo. Non è dato sapere se i due raid siano o meno collegati: li accomuna comunque la viltà di un gesto senso senso, ai danni tra l'altro di un edificio sacro dal particolare significato storico. La Chiesetta, con annesso piccolo bivacco aperto tutto l’anno, è stata voluta e realizzata a ricordo dei Caduti Partigiani della 89a Brigata Poletti, che operò in quella zona.

Dall'inaugurazione avvenuta nel 1964, la chiesetta situata a circa 900 metri di altitudine è stata affidata per la sua custodia al Gruppo Alpini di Mandello e riporta al suo esterno una delle targhe dei 15 sentieri “Partigiani sulle Grigne, nuovi itinerari della memoria”, curati dall’Archivio Comunale della Memoria Locale di Mandello del Lario e frequentati da alpinisti, escursionisti e turisti, italiani e stranieri.

Chiesa 1-2

"Un atto vile, già denunciato alle autorità competenti"

Come emerge dalle immagini, il vandalismo è stato caratterizzato in particolare dalla rottura di una vetrata a colpi di mazza e dall'imbrattamento dei muri con alcune scritte. Unanime condanna da parte delle associazioni che si occupano della struttura e che sono a vario titolo legate alla località montana, in particolare da: Archivio comunale della Memoria Locale di Mandello del Lario, Associazione nazionale Alpini (Gruppo di Mandello del Lario), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Sezione Lario Orientale),
Cai Grigne Mandello del Lario e Consorzio Alpe di Era.

Danni 2-2

"Questo vile atto, già denunciato alle competenti Autorità - spiegano i portavoce dei gruppi - non farà venire meno l’impegno di tutte e tutti noi nell’onorare la memoria delle e dei partigiani caduti, nel mantenere vivi i loro ideali di libertà e di giustizia ed il loro amore per la nostra Patria e per le nostre montagne".

Partita una raccolta fondi per sostenere il rifugio Bogani dopo i danni subìti

Intanto è partita una colletta per rimediare ai danni portati da alcuni ignoti al Rifugio Bogani, situato a quasi 1.900 metri sul versante Nord del Grignone. Già diverse le donazioni ai gestori Enrico e Mariangela dopo il danneggiamento subìto la scorsa settimana. I titolari del rifugio, raggiungibile solo a piedi, si sono detti abbattuti da quanto accaduto ma hanno garantito comunque l’apertura nei weekend. La solidarietà dei tanti escursionisti che negli anni ne hanno usufruito non si è fatta però attendere, dato che sono stati raccolti quasi 1.500 euro grazie a decine di donazioni. La raccolta è raggiungibile al link https://gf.me/v/c/4srp/il-rifugio-arnaldo-bogani  

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