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Caldo record, anche a luglio preoccupano le concentrazioni di ozono

Negli ultimi dieci giorni i valori massimi sulla media di otto ore sono risultati sopra la soglia di attenzione sia a Lecco sia a Merate

L'inquinamento da Ozono (O3) si conferma una caratteristica negativa dell'estate lecchese. Anche luglio, come accaduto a giugno, e complici le altissime temperature registrate, ha fatto segnare una situazione preoccupante.

I dati riferiti al massimo giornaliero riportano, fra il 22 luglio e il 29 luglio, valori compresi tra 137 microgrammi al metro cubo e 171 µg/m³ (con soglia di informazione fissata a 180 µg/m³, soglia di allarme a 240 µg/m³). Un'allerta che Arpa Lombardia segnala come "gialla".

Più critica la situazione per quanto riguarda la massima media mobile sulle 8 ore, che nell'ultima settimana ha fornito dati costantenmente superiori al valore obiettivo di 120 µg/m³ (come dimostra il grafico sottostante).

grafico ozono luglio 2022-2

A Merate negli ultimi dieci giorni si sono registrati due giorni con punte giornaliere superiori alla soglia di informazione, e dunque da allerta "rossa": per la precisione il 22 luglio (185 microgrammi al metro cubo) e il 25 luglio (186 µg/m³). La massima media mobile è compresa fra 133  µg/m³ e 174  µg/m³, dato quest'ultimo riferito al 22 luglio. Sia a Lecco sia a Merate non destano preoccupazione gli altri agenti inquinanti monitorati da Arpa: polveri sottili (Pm 2-5 e Pm10), Biossido di Azoto e Biossido di Zolfo.

Cos'è l'Ozono (O3)

(da Arpa)

L'ozono è un gas dotato di un elevato potere ossidante, di colore azzurro e dall'odore pungente. 
Si forma in atmosfera per effetto di reazioni favorite dalla radiazione solare, in presenza dei cosiddetti inquinanti precursori, soprattutto ossidi di azoto (NOx) e Sostanze Organiche Volatili (COV) che portano alla formazione di molecole costituite da tre atomi di ossigeno (O3).

La sua presenza al livello del suolo dipende fortemente dalle condizioni meteoclimatiche e pertanto è variabile sia nel corso della giornata che delle stagioni. Le concentrazioni di Ozono nei bassi strati dell'atmosfera sono di norma relativamente basse e tali da non creare problemi alla salute delle persone.

In alcune occasioni si hanno invece dei fenomeni che portano alla formazione del cosiddetto smog fotochimico, costituito da una miscela di più sostanze in cui l'Ozono è una delle più importanti.
Questi fenomeni si manifestano generalmente su aree geografiche ampie in periodi di forte irraggiamento solare e bassa umidità, prevalentemente in ore pomeridiane. Le concentrazioni di Ozono più elevate si registrano normalmente nelle zone distanti dai centri abitati ove minore è la presenza di sostanze inquinanti con le quali, a causa del suo elevato potere ossidante, può reagire.

In ambienti interni la concentrazione di ozono è notevolmente inferiore per questa sua elevata reattività che ne consente la rapida distruzione.

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