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Le canzoni dei Nomadi emozionano il pubblico di Mandello, tra musica e solidarietà

Sul palco con la cover band Aironi Neri anche don Bruno Maggioni e Andrea Gentileschi per aiutare le associazioni "Illumina di blu Valsassina" e la mandellese "Arcobaleno"

Da “Canzone per un amica” a “Dio è morto” da "Un pugno di sabbia" a "Io Vagabondo" a passando per tante altre. Il pubblico del De Andrè in piedi, invitato dalla band Gli Aironi Neri, gruppo ufficiale di tributo ai Nomadi, canta all'unisono i cavalli di battaglia dello storico gruppo di Novellara del compianto e indimenticato Augusto Daolio. È stato uno spettacolo senza dubbio riuscito quello andato in scena ieri sera al teatro De Andrè di Mandello del Lario.

Mandello bella veduta alto-2

La serata è stata organizzata a scopo benefico con destinatarie le associazioni "Illumina di blu Valsassina" e la locale mandellese "Arcobaleno". Sul palco prima di dare voce alla musica gli interventi degli assessori ai servizi sociali Guido Zucchi e Renata Zuffi di Mandello e di Lecco, unitamente alle presidenti dei rispettivi sodalizi, Morena Fazzini e Franca Lafranconi.

Andrea e cantante-2

Ad entrare in scena è stata poi la band bergamasca che, grazie al lecchese Andrea Gentileschi, aveva già calcato il palco del De Andrè in passato, e ieri ha emozionato nuovamente il pubblico con un repertorio di canzoni che in tantissimi conoscono. I presenti sono stati spronati anche da un impetuoso Andrea che ha cantato a sua volta, tra gli applausi, insieme agli amici Aironi Neri.

Mandello spettacolo-2

Tra il pubblico, con la maglietta di "Illumina di Blu Valsassina" impegnata a sostegno delle famiglie con ragazzi autistici, anche la special-guest della serata: don Bruno Maggioni, parroco valsassinese, salito alle cronache nazionali per la sua coinvolgente interpretazione delle canzoni de "I Ricchi e Poveri" che è solito proporre durante feste e celebrazioni locali.

Don associazione piazza Mandello-2

Lo abbiamo incontrato poco prima dello show. "Sono anni che seguo l’associazione con grande sensibilità verso persone che hanno solo bisogno di affetto - ci ha raccontato don Bruno - Trovandomi in Valsassina e scoprendo che sull’autismo c’era già un cammino iniziato, è stato facile introdurmi e creare i presupposti per dare una mano. Da parte mia posso solo limitarmi alla grande sensibilizzazione, anche se posso fare appoggio sugli studi pedagogici conseguiti (una laurea in pedagogia ndr). Viene spontanea la dedizione verso queste persone. Molto spesso mi capita ai matrimoni di devolvere l’offerta che ricevo a queste finalità".

Don e Andrea bella-2

Don Bruno Maggioni è poi salito sul palco del De Andrè proponendo il suo cavallo di battaglia "Mamma Maria" da fan dei Ricchi e Poveri “per far sentire una Chiesa sempre gioiosa”. A lui si sono uniti in tanti, con una voglia di cantare frutto anche del desiderio di mettersi alle spalle dolori e restrizioni legate alla pandemia. Stringersi la mano per essere simbolicamente vicini a chi pur con limiti fisici, ha tanto da dare con il cuore, l'affetto e il pensiero.

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(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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