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Domenica, 28 Aprile 2024
Bocciata

Carriere alias, respinta la mozione di Zamperini: centrodestra spaccato

Le due ore di discussione in Cosiglio regionale hanno portato alla bocciatura del documento

Bocciatura per la mozione contro le carriere alias nelle scuole della regione, che vedeva come primo firmatario Giacomo Zamperini, consigliere regionale lecchese di Fratelli d'Italia. 35 i voti a favore, 33 i contrari, ma la maggioranza richiesta era di 37 su 73 consiglieri presenti. Era la terza volta che Fdi tentava di far discutere il testo in aula, dopo averla ritirata a luglio in vista di settembre salvo poi non ripresentarla dopo il rientro dalla pausa estiva. L'assessora all'istruzione Simona Tironi (Lega), in rappresentanza della giunta regionale, aveva lasciato libertà di voto ai consiglieri, affermando che vi erano punti condivisibili ma anche passaggi "che toccano la sensibilità di ognuno". Lo riferisce MilanoToday.it.

I regolamenti scolastici sulle cosiddette “carriere alias” prevedono la possibilità per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado di consentire agli studenti che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita di utilizzare in classe un nome scelto da loro: cioè, la sostituzione temporanea del nome anagrafico con quello di “elezione”. Inoltre, le “carriere alias” prevedono anche la possibilità di predisporre spazi “gender neutral” all’interno delle scuole e, per gli studenti “transgender”, l’uso di spazi riservati (bagni, palestre, spogliatoi, ecc.) a persone del sesso opposto. Il testo della mozione chiedeva all’Ufficio Scolastico regionale di effettuare una ricognizione degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado che hanno già adottato regolamenti sulle “carriere alias”. Inoltre, la mozione proponeva l’invio, attraverso l’Ufficio Scolastico, di una circolare in cui si ricordi a tutti i Dirigenti scolastici la necessità di rispettare la normativa vigente in materia.

In mattinata, davanti al Pirellone, si era tenuto un sit-in per protestare contro la mozione, "che vorrebbe impedire agli istituti scolastici (qualche decina finora in Lombardia) di utilizzare la carriera alias, un protocollo che assegna un nome corrispondente all'identità di genere dello studente per evitare discriminazioni e bullismo. La carriera alias esiste anche in quasi tutti gli atenei lombardi".

“Senza la carriera alias - aveva detto Adorno, studentessa dello Iulm, intervenendo al presidio - rinuncerei agli studi. Eliminarla espone a discriminazioni transfobiche e bullismo, ed è un peso perché gli studenti, oltre a preoccuparsi delle questioni didattiche, devono anche preoccuparsi di ulteriori problemi”. “La fluidità di genere non ha nulla a che fare con l'ideologia, ma con l'identità, l'affettività, la sessualità, le relazioni. In sostanza con la vita”, aveva detto Paola Pizzighini del Movimento 5 Stelle. Paola Bocci, del Pd, aveva commentato che la mozione non era retta da motivazioni giuridiche. L'opposizione di centrosinistra era compatta nella contrarietà alla mozione, mentre vi erano dubbi sulla 'tenuta' della maggioranza di centrodestra che, infatti, al momento del voto si è divisa: Forza Italia ha lasciato libertà di voto ai suoi consiglieri e Giulio Gallera ha dichiarato il voto contrario.

“I diritti sono trasversali”

"Apprezziamo la scelta della giunta di avere lasciato libertà di coscienza", commenta Federica Valcauda, segretaria dell'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano: "I diritti civili sono una materia trasversale e chi li ostacola non fa altro che ostacolare la libertà e il progresso delle persone. Continueremo a lottare per rendere questo diritto una legge a livello nazionale". La bocciatura "è una vittoria per tutti", afferma Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi-Sinistra: "Viviamo un mondo pieno di discriminazioni, e per questo cerchiamo di cambiarlo. Vogliamo che la scuola pubblica rimanga un luogo dove ogni persona possa essere aiutata e sostenuta per essere pienamente sé stessa. Le carriere alias, nelle scuole è una pratica che noi ci auguriamo possa diffondersi per migliorare l'inclusione tra gli studenti".

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