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Migranti, Nogara (Ln) contro i sistemi integrati di accoglienza: "Lega non si farà coinvolgere"

Il Segretario provinciale del Carroccio attacca l'attuale gestione dell'emergenza: "I piani sono rivolti verso il lungo periodo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

La Lega Nord a questo sporco gioco non ci sta! Prima la prefettura ha collocato a destra e a manca sul nostro territorio immigrati contro il volere della gente e di parte dei sindaci, scavalcando ogni principio di democrazia, fregandosene dei pericoli sanitari e di sicurezza. Ora che ce ne sono un po’ ovunque, e la loro presenza è diventato un problema  da gestire, cerca di coinvolgere e scaricare il problema sugli enti locali, quindi su di noi!

Negli schemi della Prefettura le programmazioni, e il conseguente spreco di risorse, sono rivolte verso un lungo periodo: si da quindi per scontato che questi immigrati non verranno identificati, altrimenti il 90 % di loro dovrebbero far ritorno nei loro paesi d’origine, in quanto tutti sappiamo che non hanno i requisiti per ricevere asilo, non sono infatti rifugiati ma semplicemente clandestini che, peggio ancora, si sono approfittati del canale creato dall’ingresso di chi ha diritto di ricevere accoglienza (tra il 5 e il 10%) per introdursi nel nostro paese in modo clandestino, e magari qualcuno di questi aventi diritto si trova oggi al Bione, collocato prima in tenda e poi nei container, perché gli alberghi sono occupati dai clandestini.

La Lega Nord non si sporca le mani facendosi coinvolgere in decisioni aberranti nel Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, o nelle assemblee dell’Anci, in accordi territoriali per la realizzazione di sistemi integrati di accoglienza che mirano a investire i comuni del territorio nella gestione coordinata e diffusa dell’accoglienza su tutto il territorio, prevedendo di portare la presenza di immigrati in un rapporto di almeno il 3% della popolazione!

Chi è causa di questo problema ora se lo gestisca e non lo scarichi definitivamente sul nostro territorio che è gia’ parte lesa di questa immigrazione. Il passo successivo sara’ dire ai sindaci: “ora arrangiatevi, da Roma non arrivano più soldi, ora sono a vostro carico!” Gli enti locali non accettino questa assurdita’ e la popolazione faccia pressione sui propri amministratori affinchè non si lascino coinvolgere in queste scelte antidemocratiche dettate dall’alto.

Questa gestione degli immigrati la scaricheranno sulla Comunita’ Montana per far sembrare ai cittadini che i loro sindaci non hanno una diretta responsabilita’ verso le decisioni che verranno prese, ma le comunita’ montane sono espressione diretta dei sindaci, quindi questi di fatto sono responsabili, eccome! Cercheranno meschinamente di far digerire le scelte affermando che per ogni clandestino ogni giorno la Comunita’ Montana percepira’ 1 euro, sperando che la compartecipazione al business spianera’ la strada! No, noi non ci stiamo! I Sindaci si oppongano a questo assurdo disegno perché prima viene il bene dei propri cittadini e del proprio territorio. Siamo stanchi che la nostra gente venga discriminata e per chi dei “nostri” non ha una casa, un lavoro, una pensione non c’è nessuna istituzione che si muove!

Chiedano al contrario che vengano accelerate le pratiche di identificazione, affinchè chi non ha i requisiti per ricevere asilo venga espulso e chi ha i requisiti trovi una più adeguata accoglienza. Si richieda inoltre che venga alimentato il fondo per i rimpatri azzerato dal governo, probabilmente per non rischiare che in caso di identificazioni, chi non ha diritto a ricevere asilo venga veramente espulso.

Ma a chi sta perdendo tempo, a chi ritarda le identificazioni, la Lega Nord chiede che paghi per questo, perché ogni giorno perso è un giorno in più che questa gente grava sulle nostre tasche, ogni giorno perso è un danno erariale, che come gli amministratori ben sanno,  comporta a chi lo ha causato di mettere mano al proprio portafoglio rifondendo le casse pubbliche.

Quanti altri soldi pubblici devono venire buttati prima che qualcuno intervenga? A cosa serve fare corsi d’italiano a chi deve essere espulso? A cosa serve far imparare a compilare una domanda per richiedere asilo a chi sappiamo gia’ non ha i requisiti affinchè la stessa venga accolta? Prima procediamo con le identificazioni e poi diamo i servizi a chi ne  ha diritto! E che le cooperative varie coinvolte nell’accoglienza mostrino pubblicamente i bilanci con entrate e uscite relative alla gestione degli immigrati, visto che stanno facendo business con i nostri soldi, a scapito della nostra gente!

Flavio Nogara, Segretario provinciale Lega nord Lecco

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