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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Il Quarto ponte ancora non c'è, ma già divide: è guerra Lega-Pd

Piazza e Micheli (Lega): "L'atteggiamento del Comune di Lecco ha messo a rischio l'opera". Tropenscovino e Fragomeli (Pd): "Accuse fuori da ogni logica"

L'avvio dei lavori per il Quarto ponte di Lecco, giunto lo scorso venerdì, accende il dibattito politico fra centrodestra e centrosinistra nel territorio. Ospitiamo gli interventi di Mauro Piazza e Mattia Micheli, rispettivamente consigliere regionale e provinciale della Lega, e di Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del Pd, con il segretario regionale del Pd Gian Mario Fragomeli.

Piazza e Micheli: "Avvio lavori sospiro di sollievo"

"Esprimiamo grande soddisfazione per l'inizio dei lavori della rampa di collegamento tra Pescate e Lecco, un momento di festa frutto di anni di lavoro congiunto tra Regione Lombardia e Provincia di Lecco per il territorio - spiegano Mauro Piazza e Mattia Micheli - Dalle parole del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, abbiamo avuto conferma che il metodo è giusto: molta perseveranza, no polveroni mediatici, nessun isterismo dettato da ricerca di visibilità, nessuna necessità di fantomatici orologi per scandire il tempo necessario per avere l'opera sul territorio.

Alla gioia di questi giorni si aggiunge anche quella per lo scampato pericolo. Le posizioni schizofreniche del Comune di Lecco hanno rischiato fino all'ultimo di far saltare l'avvio delle opere. Prima il Comune ha dato ufficialmente un parere positivo all'iter nelle sedi istituzionali, poi lo ha completamente rinnegato. Con atteggiamento prevaricatorio verso il Comune di Pescate, poiché chiedeva l'utilizzo in uscita da Lecco dell'attuale rampa che sale da Pescate al Terzo ponte: una follia viabilistica che avrebbe azzerato i benefici dell'opera in via di costruzione e causato il collasso del traffico sulla strada Provinciale 72 per chi sale da Olginate in direzione del capoluogo. Fortunatamente le richieste e gli atteggiamenti contraddittori e tardivi di Gattinoni non hanno avuto alcun seguito e si è proceduto all'avvio dei lavori, grazie al lavoro congiunto di Provincia, Regione e comune di Pescate che hanno trovato una mediazione che non mettesse a rischio la partenza dei lavori.

Il tutto riprendendo la richiesta che Regione aveva già fatto ad Anas già da molti anni, ovvero di prevedere una soluzione anche per il traffico in uscita da Lecco (quindi niente di nuovo sotto il sole). Esigenza reale, che dopo tre anni ha trovato nel Ministro Matteo Salvini un attento ascolto che, siamo certi, si tradurrà in un primo atto concreto nei prossimi giorni. Con una specifica importante, chiara e netta perché, a differenza di altri, non ci piace prendere in giro i cittadini: questa soluzione non potrà essere realizzata entro la fine del 2025, ma richiederà progettazioni e interventi (utilizzando risorse importanti aggiuntive) che completeranno in seguito l'opera.

Abbiamo davvero scampato un grave pericolo, determinato o da imperizia amministrativa o da presunto tornaconto politico. Tiriamo un respiro di sollievo.

Dobbiamo ora continuare, passo dopo passo, con questo metodo di lavoro sottotraccia e di approfondimento poco mediatico, ma molto concreto per il territorio: abbiamo già fatto il primo incontro con il nuovo amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina (SiMiCo) Fabio Saldini per la Lecco-Bergamo il 27 febbraio. Anche lì con un lavoro costante abbiamo sbloccato l'impasse che durava da anni: la conferenza dei servizi ha optato per una scelta progettuale concreta che ora verrà sviluppata nel dettaglio. Continueremo a sollecitare e a presidiare il tema con SiMiCo anche per le altre opere.

Anche per gli altri interventi per la SS36, la Regione è stata assolutamente reattiva nel dare le autorizzazioni ambientali di competenza, e mediando con l'interlocuzione tra Anas e Provincia si è risposto alle esigenze del comune di Civate potenziando e mettendo in sicurezza uno svincolo che spesso va in sofferenza per il livello del lago, uno degli aspetti con cui daremo una soluzione a un bisogno che da sempre rimarchiamo: il potenziamento della SS36. Siamo solo all'inizio dell'avvio di molti cantieri che, sotto la copertura dei Giochi olimpici, porteranno sul nostro territorio oltre 500 milioni di investimenti in opere stradali".

Mauro Piazza, Consigliere regionale della Lega

Mattia Micheli, Consigliere provinciale militante Lega

Il Pd: "Si lavori insieme nell'interesse di Lecco"

"A Lecco, l'unico pericolo è una Provincia incapace di lavorare per il bene di tutto il territorio, compresa la città capoluogo che ha un bisogno estremo di una corsia nuova in uscita - replicano Manuel Tropenscovino e Gian Mario Fragomeli - Invece di affrontare i tanti problemi che vivono i lecchesi sul territorio assieme ai sindaci, la destra usa la Provincia per scontrarsi e boicottare tutti quelli che hanno una visione diversa. Mauro Piazza, in particolare, e i suoi sono accecati e presi solo da un unico obiettivo: attaccare Gattinoni, non preoccupandosi minimamente dei bisogni della città. Una bruttissima modalità, che ci preoccupa, a ravvisare quanto il sottosegretario sia sempre meno una garanzia istituzionale per il territorio e sempre più un prematuro candidato sindaco. Per fortuna dalle parole uscite dal ministro in conferenza stampa è emersa la volontà di proseguire nella ricerca di risorse ed evitare di costruire, udite bene nel 2024, un ponte a senso unico! Anche in Consiglio a Lecco abbiamo portato il nostro impegno, grazie al nostro capogruppo Pietro Regazzoni, perché si andasse nella direzione di un ponte a due corsie. Noi del Pd continueremo a sollecitare perché il Quarto ponte sia il ponte di pieno collegamento delle due sponde - in grado di alleviare le lunghe code in uscita da Lecco - e non lo strumento di propaganda per le prossime campagne elettorali della Lega".

Manuel Tropenscovino, segretario provinciale Pd Lecco

Gian Mario Fragomeli, segretario regionale Pd

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